M5S,Lombardia, considerata a buon diritto la patria dell’evasione Fiscale
Venerdì 13 novembre è stato votato alla Camera, con l’ennesimo voto di fiducia posto dal governo Renzi e dal PD, il decreto legge 153/2015 cosiddetta Voluntary Disclosure, cioè quel provvedimento che, almeno ufficialmente, ha la finalità di favorire il rientro in Italia di capitali e attività finanziarie detenute all’estero e non dichiarate, consentendo agli aderenti di sanare la propria posizione fiscale nei confronti dell’erario, oltre a quella penale nei confronti dello Stato. Il dato più ...
Venerdì 13 novembre è stato votato alla Camera, con l’ennesimo voto di fiducia posto dal governo Renzi e dal PD, il decreto legge 153/2015 cosiddetta Voluntary Disclosure, cioè quel provvedimento che, almeno ufficialmente, ha la finalità di favorire il rientro in Italia di capitali e attività finanziarie detenute all’estero e non dichiarate, consentendo agli aderenti di sanare la propria posizione fiscale nei confronti dell’erario, oltre a quella penale nei confronti dello Stato. Il dato più sorprendente riguarda la provenienza geografica delle procedure attivate: oltre la metà (circa 40mila) è concentrata in Lombardia, considerata a buon diritto la patria dell’evasione Fiscale, con presumibilmente 4/5 mila richieste provenienti dalla nostra provincia. Si tratta, smaccatamente, dell’ennesimo e periodico condono in favore dei grandi evasori. Infatti con la fiducia posta su questo decreto ( rendendolo quindi inemendabile ) si è prorogata la possibilità di presentare l‘istanza per il rientro dei capitali. Ma nella maggior parte dei casi si recupera solo un gettito minimo, e i capitali rimangono comunque all’estero, dando comunque la possibilità anche a delinquenti e mafiosi di condonare la propria posizione con Fisco e Giustizia. L’aderente potrà “autodenunciarsi” al Fisco, beneficiando in primis del pagamento in misura molto ridotta delle sanzioni amministrative pecuniarie, e soprattutto della non punibilità per i reati fiscali e penali relativi agli obblighi dichiarativi, nonché, e per questo le organizzazioni criminali e i loro prestanome ringraziano ancor più, in materia di autoriciclaggio. Con il nuovo provvedimento è stato inoltre stabilito, anche qui parrebbe a maggior tutela dei suddetti, un termine per i controlli e gli accertamenti da parte dell’agenzia delle entrate. Questo termine, il 31 dicembre 2016, è talmente breve che non permetterà all’agenzia di eseguire i controlli in maniera scrupolosa e dettagliata, agevolando ulteriormente gli evasori. I controlli, inoltre, cosa più assurda, non saranno effettuati dall’Agenzia delle Entrate competente per territorio, ma saranno affidati a un non meglio definito ufficio speciale, individuato dal Direttore dell’agenzia stessa, che, come sappiamo, è di nomina politica. A pensar male si fa peccato, diceva qualcuno, ma spesso ci si azzecca. Cambiano i partiti, cambiano i governi ma la sostanza è sempre la stessa, piccoli imprenditori vessati dalle Agenzie di Riscossione per pochi spiccioli, e grandi evasori, magari finanziatori delle Fondazioni dei Partiti, periodicamente premiati. Per queste ragioni ho convintamente votato contro questo provvedimento, che non esito a definire una porcata, a differenza di alcuni colleghi del territorio di Varese che molto probabilmente per vergogna, o per non sapere come avrebbero potuto spiegarlo ai propri elettori, non si sono presentati in aula. Come hanno votato su questa così detta “Sanatoria Fiscale e Penale”, quindi, i deputati della provincia? Cosimo Petraroli ( M5S ), Contrario Maria Chiara Gadda ( PD ) Favorevole Tutti gli altri, compresi i leghisti e l’ipotetico candidato sindaco PD Marantelli, assenti, come da immagine allegata. Complimenti davvero. Chi delinque come al solito ringrazia, chi è onesto come al solito paga anche per loro. Almeno finchè al governo non ci sarà il Movimento 5 Stelle. Area degli allegati
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