M5S-VA pro coltivazione cannabis terapeutica
Martedì sera, a Varese, è stata respinta in consiglio comunale, a larghissima maggioranza (un solo voto favorevole, il nostro), la mozione del M5S per promuovere sul territorio varesino la coltivazione di cannabis terapeutica. Questa mozione aveva (ha) lo scopo di consentire la produzione di farmaci a base di cannabinoidi (già utilizzati in Italia nelle terapie antalgiche, ossia del dolore) sul territorio nazionale, evitandone l'importazione a caro prezzo dall'Estero. Inizialmente le forze po...
Martedì sera, a Varese, è stata respinta in consiglio comunale, a larghissima maggioranza (un solo voto favorevole, il nostro), la mozione del M5S per promuovere sul territorio varesino la coltivazione di cannabis terapeutica. Questa mozione aveva (ha) lo scopo di consentire la produzione di farmaci a base di cannabinoidi (già utilizzati in Italia nelle terapie antalgiche, ossia del dolore) sul territorio nazionale, evitandone l'importazione a caro prezzo dall'Estero. Inizialmente le forze politiche contrarie hanno parlato di una mozione "mal scritta ", motivando in tal senso il loro voto: quando però è stata emendata da M5S rendendola più generica e attuabile , la verità si è manifestata, per voce degli stessi consiglieri intervenuti. Cannabis vuol dire droga e un'apertura in questo senso è ancora oggi, nonostante le evidenze sui benefici di questi farmaci e il risparmio che deriverebbe per il servizio sanitario nazionale, considerata l'anticamera alla legalizzazione delle droghe leggere, argomento spinoso da schivare, soprattutto in periodo di campagna elettorale. Sarebbe potuta essere un'occasione per una discussione in consiglio matura e libera da preconcetti su un tema importante, è stata invece la riprova di una mentalità chiusa e figlia di una politica non certo progressista: tanto alla fine si sa, quando paga Pantalone problemi non ce ne sono mai. Davanti all'imminente FUTURO, la maggioranza ha votato no, altri si sono astenuti, il M5S solo ha votato SÌ. Sono medaglie, resteranno sempre, e non finisce qui. A riveder le stelle