M5S-Somma, Alessandrina Pliego parla del questionario mensa

Gazebo in piazza a Somma da parte del Movimento 5 Stelle per una nuova iniziativa, la possibilità di portare a scuola il pasto fatto in casa, in alternativa al servizio di  mensa scolastica. La proposta viene avanzata sondando il giudizio dei genitori, con  diverse motivazioni, non esiste una normativa che ne vieti il consumo all'interno degli edifici scolastici, così affermano i pentastellati sommesi. ( vedi volantini) Se si può mangiare la merenda non si vede perchè non si possa...

Gazebo in piazza a Somma da parte del Movimento 5 Stelle per una nuova iniziativa, la possibilità di portare a scuola il pasto fatto in casa, in alternativa al servizio di  mensa scolastica. La proposta viene avanzata sondando il giudizio dei genitori, con  diverse motivazioni, non esiste una normativa che ne vieti il consumo all'interno degli edifici scolastici, così affermano i pentastellati sommesi. ( vedi volantini) Se si può mangiare la merenda non si vede perchè non si possa fare lo stesso con il pasto, e la possibilità di scaldarlo potrebbe essere facilmente superata anche se non è ben specificato a  carico di chi sarebbe la spesa dell'eventuale microonde per scaldare il cibo ( forse è un dettaglio non da poco). Il vantaggio è evidente per le famiglie che per ragioni economiche non si sentono o non vogliono oppure non possono pagare il servizio mensa, e in questo modo si arginerebbe il vecchio problema dei costi arretrati e non saldati di taluni genitori, anche se non sono solo quelli meno abbienti che non pagano oppure pagano tardi.. Altro problema non da poco, nonostante le nobili intenzioni dei proponenti, nel caso in cui la scuola approvasse la loro proposta, sarebbe la creazione di uno spazio distinto da quello della società di ristorazione che potrebbe eccepire e creare un precedente se i pasti interni e quelli esterni fossero consumati nella stessa area. Ci potrebbe essere una forma di "contaminazione esterna " dei cibi introdotti senza controlli ed è quindi indispensabile uno spazio distinto. Il passaggio è correttamente riportato nel volantino in distribuzione ma pure questo è un costo per la scuola oltre a eventuali forni e frigoriferi per il mantenimento dei pasti portati da casa. Sarebbero comunque scelte della scuola che potrebbe accollarsi questi oneri per far fronte alle richieste dei genitori che oltre a questioni di natura economica, potrebbero avere altri propositi dal menù vegano, a questioni legate ad usi e costumi o religiose per i loro figli. Chi ha invece richieste particolari nel caso di intolleranze, è bene che lo faccia presente per avere un menù ad hoc, evitando rischi alla scuola ed anche all'alunno stesso. Segue dichiarazione e approfondimento con video e le parole di Alessandrina Pliego del Movimento 5 Stelle di Somma.   Giuseppe Criseo Varese Press