Longhin, non si abusi della credulità popolare
Gunnar Vincenzi: conferenza stampa di fine anno tra il serio e il faceto ma non si abusi della credulità popolare. Sono abituato alle conferenze stampa in stile sceneggiata napoletana del presidente Vincenzi, ma non mi sarei mai aspettato tante inesattezze in quella di fine anno con tanto di slide esplicative del buono, dal loro punto di vista, lavoro svolto. A tutto c’è un limite e nonostante i buonismi del periodo Natalizio non posso esimermi dal precisare alcuni punti confermati tra...
Gunnar Vincenzi: conferenza stampa di fine anno tra il serio e il faceto ma non si abusi della credulità popolare. Sono abituato alle conferenze stampa in stile sceneggiata napoletana del presidente Vincenzi, ma non mi sarei mai aspettato tante inesattezze in quella di fine anno con tanto di slide esplicative del buono, dal loro punto di vista, lavoro svolto. A tutto c’è un limite e nonostante i buonismi del periodo Natalizio non posso esimermi dal precisare alcuni punti confermati tra l’altro dall’intesa tra Osservatorio Regionale e Province datato 15 dicembre 2015 e firmato dallo stesso presidente e dal bilancio preventivo 2015 approvato il 10 dicembre (!!!). Si inizia subito col buco di bilancio: 28 milioni di residui attivi, ma dopo l’inserimento dei residui passivi tutto si azzera, vedasi bilancio preventivo 2015, del buco nessuna traccia se non una “rata” da 1.100.000 euro da versare non si sa bene a chi e come. 22 milioni di mancati accantonamenti (tagli del governo Renzi), ma il bilancio preventivo 2014 è stato chiuso il 26 novembre dallo stesso Vincenzi, perché non li ha accantonati? Si passa al “cosa abbiamo fatto”: 15 assemblee dei sindaci? molte delle quali inutili perché convocate non per coinvolgere e condividere ma per comunicare decisioni già prese, tant’è che le ultime 3 convocazioni sono andate deserte e in quella relativa all’approvazione del bilancio preventivo ha votato a favore del bilancio solo il 42% degli aventi diritto. 13 consigli provinciali? dimenticandosi che la legge Delrio parifica il consiglio provinciale alla vecchia giunta. Sono molto pochi 13 consigli in 14 mesi, non “molti” come Vincenzi dice, probabilmente abituato a ritmi di lavoro diversi da quelli insubri. Società Unica Appaltante? entrati 70 comuni dei 138 presenti in provincia, è un risultato? 68 gare di appalto aggiudicate in 3 mesi? Ma lo sa Vincenzi che un comune arriva a richiedere anche 8 o 9 appalti all’anno? Vincenzi dimentica di dire che se ci sono 68 appalti aggiudicati ce ne sono altrettanti in attesa perché i tempi di attuazione sono arrivati a 6 mesi, troppi per un piccolo comune a rischio paralisi. La vera notizia sono i 68 comuni che hanno deciso di non aderire. Società Alfa per la gestione del servizio idrico? porterà ad un forte aumento delle tariffe. Cultura? Senza gli interventi di Regione Lombardia il chiostro di Voltorre sarebbe chiuso e così anche l’osservatorio astronomico. Non voglio soffermarmi poi sullo scandalo dell’aver “espropriato” la gestione del punto di ristoro di Santa Caterina all’agenzia formativa per passarla ad un’associazione privata dove fino a pochi anni fa il presidente era il consigliere provinciale Magrini. Scuola? Il settore a cui l’amministrazione ha creato più problemi, nessuna manutenzione e cancellati corsi già avviati. Polizia Provinciale? Cancellata, la legge dà chiaramente possibilità alle Province di tenere personale per il supporto alle funzioni fondamentali come viabilità ed ambiente. Alcune Province hanno tenuto agenti per tale funzioni, la Provincia di Varese no. Quale sicurezza senza Polizia? Personale? Qui assoluta mancanza di rispetto, Vincenzi parla di soli 5 esuberi, il documento da lui stesso firmato parla di 92 persone suddivise in 3 nel Turismo, 1 nella Cultura, 69 nella Formazione Professionale, 19 nella Polizia Provinciale, Basta fandonie, occorre un confronto e un chiarimento ufficiale. Sono a proporre un incontro a due con il presidente Vincenzi, in provincia, davanti a stampa e sindaci, amministratori e presidi e studenti delle scuole. Venga a ripetere davanti ai diretti interessati le stesse affermazioni esternate in conferenza stampa. Giuseppe Longhin