L'instancabile E.Fiore e gli aperitivi di Busto Merita

L’INSTANCABILE EMANUELE FIORE E GLI APERITIVI DI BUSTO MERITA AL MEET CAFE’ Busto Merita per la sua serie di aperitivi al Meet Cafè di Busto Arsizio, venerdì cinque febbraio ci ha intrattenuto con Flavio Oreglio il poeta catartico di Zelig, laureato in biologia con specializzazione in ecologia, pianista chitarrista, cantautore, premio della critica al festival di san scemo e Tiziano Riverso vignettista, fumettista, illustratore che collabora a testate locali e nazionali: una copia di artisti ...

L’INSTANCABILE EMANUELE FIORE E GLI APERITIVI DI BUSTO MERITA AL MEET CAFE’ Busto Merita per la sua serie di aperitivi al Meet Cafè di Busto Arsizio, venerdì cinque febbraio ci ha intrattenuto con Flavio Oreglio il poeta catartico di Zelig, laureato in biologia con specializzazione in ecologia, pianista chitarrista, cantautore, premio della critica al festival di san scemo e Tiziano Riverso vignettista, fumettista, illustratore che collabora a testate locali e nazionali: una copia di artisti eclettici estroversi e, credetemi, molto divertenti che coniugano la comicità con l’intelligenza e la conoscenza. Due “ragazzi” che hanno accompagnato un trentennio della nostra vita perfezionando la sottile e difficile scienza del far ridere e che ci hanno accompagnato con un breve racconto aneddotico attraverso alcuni passaggi di questo lungo viaggio. Flavio ci ha anche allietato recitando alcune delle sue poesie, ma soprattutto illustrandoci il concetto di Aprosdoketon (l’elemento inatteso che sorprende) e parlandoci del suo ultimo libro “Catartico”. Sempre piacevoli gli aperitivi organizzati da Emanuele e dai suoi amici che hanno già portato all’aperitivo eccellenze non sufficientemente celebrate come il trombettista Fabio Buonarota o i campioni del freestyle Federica Bertelli e Davide Piacentini o ancora Amir e i giovani artisti di strada. Meriterebbero una presenza di pubblico molto più ampia gli aperitivi organizzati da Busto Merita al Meet Cafè, ma purtroppo i valori del territorio e la cultura popolare non sono così attrattivi e coinvolgenti, specialmente in una città come Busto che, una volta persa la sua caratteristica di polo manifatturiero è diventata una città dormitorio che non riesce a coltivare le sue specificità culturali e che rischia anche di perdere la sua identità. Busto Arsizio 06/02/2016 Fabrizio Sbardella