La smettiamo di essere ipocriti? Riva Destra (A.Bosco)

con Adriano Tilgher e altre 45 persone La smettiamo di essere ipocriti? Le famiglia, la scuola, la Chiesa, la società, non hanno più il ruolo di una volta. Oggi, molti genitori, non educano i propri figli ma sono convinti di essergli gli amici. In nome della modernità, del dare quello che loro non avrebbero mai avuto, lasciano i propri figli a briglia sciolta, allo “stato brado”. Alcuni sono talmente distratti dalle proprie battaglie intestine da non rendersi conto del malessere che g...

con Adriano Tilgher e altre 45 persone La smettiamo di essere ipocriti? Le famiglia, la scuola, la Chiesa, la società, non hanno più il ruolo di una volta. Oggi, molti genitori, non educano i propri figli ma sono convinti di essergli gli amici. In nome della modernità, del dare quello che loro non avrebbero mai avuto, lasciano i propri figli a briglia sciolta, allo “stato brado”. Alcuni sono talmente distratti dalle proprie battaglie intestine da non rendersi conto del malessere che gli orbita attorno. Famiglie in guerra, famiglie allargate, genitori assenti, sono il prodotto di un mondo irresponsabile con il quale abbiamo imparato a convivere. Un tempo, a fianco della famiglia, con un ruolo di vicariato, c’era l’insegnante, la maestra. Oggi anche nella scuola regna il caos. Ci sono docenti che devono occuparsi di più classi. Il rapporto educativo che partiva dalla prima elementare e si concludeva nella quinta classe viene continuamente modificato da incarichi annuali, trasferimenti, riorganizzazione, ecc…. Ragazzini maleducati, con le famiglie pronte a dar battaglia, ad aggredire il mal capitato di turno, al primo richiamo della maestra. Si registra una completa assenza di disciplina. Un insegnante può essere preso a calci e guai se reagisce, se irroga una punizione. I figli, in senso metaforico, non si toccano……. E poi c’è la Chiesa: troppo chiusa in se stessa. La missione di alcuni preti si limita a celebrare la Messa. Non stanno più in mezzo alla gente. Pochi, soltanto quelli veramente eletti, riescono a esprimere carità e amore. Diversi sembrano degli impiegati preposti a un ruolo pubblico. Anche in loro c’è qualcosa che non va. Infine la società… Un tempo si sentiva corresponsabile nella somministrazione dell’educazione civica. Oggi è assente, si fa i “cazzi propri”. Molti seguono Quarto Grado, Barbara D’Urso e senza saperlo, o forse senza rendersene conto, godono delle tragedie altrui. Non basta che la politica, sulla scia delle emozioni, adotti dei provvedimenti in via d’urgenza. Non basta mettere una pezza, serve il tampone! Bisogna cambiare, tutti, non solo la politica. Questo cambiamento non dobbiamo delegarlo agli altri, non dobbiamo sentirci immuni da qualsiasi responsabilità, ma dobbiamo modificare, partendo da noi stessi, lo stato delle cose. Se tutti SINGOLARMENTE cambiassimo, questa società che tutti riconosciamo malata, tornerebbe a vivere in maniera positiva e costruttiva! Alfio Bosco