La nuova era del fideismo renziano
LA NUOVA ERA DEL FIDEISMO RENZIANO E’ partita la nuova era del fideismo Renziano "Nel 2015 abbiamo fatto un passettino in avanti con +0,8%" - dichiara il premier - nel 2016 andremo ancora meglio faremo più dell'1,5% ma l'importante è che gli italiani ci credano" In piena sintonia con le teorie e le pratiche del grande vate della politica contemporanea italiana, Vanna Marchi, il giovane e determinato leader venuto da Pontassieve propone una nuova religione e chiede al suo popolo di credere all...
LA NUOVA ERA DEL FIDEISMO RENZIANO E’ partita la nuova era del fideismo Renziano "Nel 2015 abbiamo fatto un passettino in avanti con +0,8%" - dichiara il premier - nel 2016 andremo ancora meglio faremo più dell'1,5% ma l'importante è che gli italiani ci credano" In piena sintonia con le teorie e le pratiche del grande vate della politica contemporanea italiana, Vanna Marchi, il giovane e determinato leader venuto da Pontassieve propone una nuova religione e chiede al suo popolo di credere alle sue rivelazioni. Il periodo dell’annuncismo è finito e una nuova era si apre per il novello duce toscano e per il paese intero: con la fede si arriva a tutto, si può fare tutto. E’inutile la spending review, sono superflui i programmi di rilancio dell’economia, abbiamo superato le vecchie logiche di bilancio e gli impegni comunitari, dimentichiamo la crisi, la disoccupazione e il sistema bancario che annaspa in attesa di politiche di regolazione e di sviluppo. Se gli italiani gli credono, è cosa fatta: tutto si risolve senza faticare o spremersi alla ricerca di soluzioni banali e scontate come il taglio della spesa, la riorganizzazione del sistema Stato o la formulazione di programmi di sviluppo. Uscito rivitalizzato dal Concilio, celebrato alla Leopolda, l’uomo della provvidenza annuncia il “verbo” della salvezza "L'Italia ha tutte le condizioni per farcela: è come se fosse guarita, ma ancora non sta bene", ma se credi intensamente il malessere passa e la vita ritorna bella, tutto si aggiusta con la fede. In linea con il nuovo corso la finanziaria approvata al buio nella notte, cinquecento pagine e mille commi (sfido chiunque a capire e metabolizzare il contenuto di tale massa di dati nel tempo di una seduta in aula) approvata non con il voto di fiducia, ma con fede profonda e cieca nel "verbo". Ci vorrà molto tempo per capire, tra le pieghe, il contenuto recondito, i favori e le mance, ignote anche ai fedeli soldatini che nella notte si sono impegnati a mantenere il numero legale per approvare questa legge imposta dalla fede. Tant'è, anche questa e fatta, e tutti quelli interessati a tirare fine legislatura per guadagnarsi il meritato vitalizio possono tirare un sospiro di sollievo. Dall'annuncismo al fideismo, prosegue l'agonia di questo meraviglioso paese grazie anche alla colpevole indifferenza dei molti abituati a lamentarsi senza partecipare alle cerimonie del voto, illusi che l'incombenza aspetti a qualcun altro. Varese 21/12/2015 Fabrizio Sbardella Varese Press Gallarate