La ludopatia e' la nuova peste

LA LUDOPATIA E’ LA NUOVA PESTE Nuove terapie per nuove malattie La ludopatia è una malattia che colpisce un numero crescente d’italiani prevalentemente appartenenti alle fasce più deboli e sta diventando emergenza sociale. Può uno stato moderno e civile non solo ammettere, ma persino incentivare, il gioco d’azzardo per garantire un maggior gettito fiscale? Certo il gioco d’azzardo è un pezzo del PIL, così come lo sono i redditi della mafia, ma immolare un Paese al PIL è una follia, come acut...

LA LUDOPATIA E’ LA NUOVA PESTE

Nuove terapie per nuove malattie

La ludopatia è una malattia che colpisce un numero crescente d’italiani prevalentemente appartenenti alle fasce più deboli e sta diventando emergenza sociale. Può uno stato moderno e civile non solo ammettere, ma persino incentivare, il gioco d’azzardo per garantire un maggior gettito fiscale? Certo il gioco d’azzardo è un pezzo del PIL, così come lo sono i redditi della mafia, ma immolare un Paese al PIL è una follia, come acutamente osservò Robert Kennedy nel suo famoso discorso tenuto nel 1968 all’università del Kansas che, forse,gli costò la vita. Io credo, però, che al di là del gettito fiscale, che il gioco d’azzardo garantisce alla Stato, esso sia antieconomico e illecito.

1) È antieconomico perché sottrae importanti risorse ai consumi, che già languiscono, o al risparmio. Nel primo caso il gioco inibisce l’effetto moltiplicatore, uno dei principi più elementari della macroeconomia; nel secondo inibisce investimenti sul futuro delle persone (ad esempio la cultura,l’istruzione dei figli) con danni irreparabili per il Paese.

2) È illecito perché contrasta con almeno tre norme della Carta costituzionale

a) Art. 32 comma 1: “La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della comunità…”; dunque è inammissibile incentivare dolosamente un’attività che incide su un diritto fondamentale della persona (non solo il cittadino ma l’individuo), considerato interesse della Repubblica.

b) Art. 41 commi 1 e 2: “L’iniziativa economica privata è libera. “Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” Se la salute è interesse della comunità, automaticamente il gioco d’azzardo non può svolgersi perché in contrasto con l’utilità sociale e, devesi dire, con la salute e dignità umana.

c) Art. 47 comma 1: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme…”

Incentivare, o anche solo tollerare, il gioco d’azzardo è in evidente contrasto con la tutela del risparmio, sancita costituzionalmente.

La Costituzione (articolo 32) tutela la salute dei cittadini considerandola un diritto fondamentale: ebbene la ludopatia in quanto dipendenza compulsiva dal gioco d’azzardo è una vera e propria malattia, e come tale deve essere affrontata.Fino ad ora si è fatto troppo poco. E’ sbagliato immaginare le slot machine e tutti gli altri giochi un terreno da arare fiscalmente da parte dello Stato per aumentare i propri introiti. La ludopatia è una patologia che va combattuta senza quartiere, e vanno estirpate alle radici le condizioni che la determinano. Sono troppe le persone e le famiglie che sono state rovinate dalla colpevole sottovalutazione di un fenomeno così devastante che si sta allargando a dismisura e nell’indifferenza delle autorità. Il gioco d’azzardo è una malattia sociale, un fenomeno pericolosissimo che proprio per questo va affrontato con determinazione. E’ solo una pia illusione che togliere le macchinette dai bar o chiudere le sale giochi risolva il problema: ormai si gioca online e tanti minori ne sono coinvolti sfuggendo a ogni controllo. La lotta alle ludopatie sta diventando un costo importante per la sanità pubblica, con forti ripercussioni sociali e culturali, ma anche sulla sicurezza. I nuovi Sindaci dovranno contrastare la concessione di nuove licenze per sale giochi e invocare una normativa molto più stringente per quelle esistenti. L’emergenza sociale richiede interventi urgenti di tutela per i soggetti più deboli (minorenni e anziani) e incentivi importanti per i locali che dismettono le slot, ma serve anche dare loro sostegno e protezione contro eventuali ritorsioni.

Varese 21/01/2016

Fabrizio Sbardella

(Coordinatore Provinciale di Italia Unica)

 
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