Intervista a Zina Daoudia

foto Zina
Intervista a Zina Daoudia Dolce, sensibile ma estremamente grintosa nel voler raggiungere i propri obiettivi, Hindi Lhanouni, in arte Zina Daoudia o anche Cheba Zina, fin da piccola vuole diventare una cantante.  E’  il 1989 quando, a soli nove anni sale su un palco e si mette a cantare. E, nonostante il fatto che a quell’epoca in Marocco, a Casablanca dove è nata una ragazza che canti in pubblico era giudicata molto male, con temerariet...

" rel="nofollow">foto Zina Intervista a Zina Daoudia Dolce, sensibile ma estremamente grintosa nel voler raggiungere i propri obiettivi, Hindi Lhanouni, in arte Zina Daoudia o anche Cheba Zina, fin da piccola vuole diventare una cantante.  E’  il 1989 quando, a soli nove anni sale su un palco e si mette a cantare. E, nonostante il fatto che a quell’epoca in Marocco, a Casablanca dove è nata una ragazza che canti in pubblico era giudicata molto male, con temerarietà continua a esibirsi tanto da diventare conosciuta e apprezzata cantante di matrimoni e banchetti.  La fortuna vuole che sia notata da un noto cantante Rai che, rapito dalla sua voce particolare, la convincerá a registrare il suo primo album di musica rai che include canzoni come « La Ya Amel », « Rah Li Rah », « Chrabe El Katel » o ancora « Majnouna Bik ».. Ma la carriera di Zina Daoudia è fatta ancora di tanta gavetta e sacrifici in cui conosce e impara a cantare in stile chaabi accompagnandosi con il violino. Sforzi che vengono premiati grazie all’incontro con Cheb Khaled e  Ehab Tawfik  che s’innamorano della limpida voce dell’artista. Oggi è considerata come una delle più grandi stelle di Chaabi, Zina Daoudia è divenuta simbolo della donna marocchina moderna e indipendente. Noi l’abbiamo incontrata nel corso della sua esibizione a Brescia del 19 dicembre scorso, in compagnia del suo manager, Khalid Charawy, nel Club Panorama dove si assiepavano centinaia di suoi fan in attesa di ascoltarla e vederla da vicino, così abbiamo potuto scambiare qualche parola. Ecco cosa ci siamo detti: L’accoglienza a Brescia ci pare molto calorosa. E’ sempre così ai tuoi concerti? Non è la prima volta che vengo in Italia, ma questa serata è molto particolare e affettuosa, cosa di cui ringrazio gli organizzatori e, in primis Khalid Charawy, oltre all’associazione “Sharazade – Cultura e Spettacolo senza frontiere” che supporta con entusiasmo questi scambi culturali.   Sono una persona molto schiva eppure, da quando ho messo piede in Italia, mi sono completamente rilassata nel constatare come sia tutto predisposto con attenzione e cura. Il Club è molto piacevole e gli artisti che suoneranno con me preparati e gentili. Non potrei desiderare nulla di più o fatto meglio. Non sei molto presente nei social, eppure i tuoi fan ti seguono ovunque vai E’ vero, non mi espongo tanto, ho molta cura nel mantenere il mio privato fuori dalla mia vita pubblica, cerco sempre di non toccare le mie amicizie, la mia famiglia, perché è parte della sfera privata che non voglio che sia intaccata. Nonostante questo i miei fan amano la mia musica ed è grazie ad essa che sono sempre fedeli presenze ai miei concerti, anche fuori dal Marocco. Come vedete, c’è già tantissima gente e altra ne sta arrivando. Ottima idea i taxi/navetta gratuiti dalla Stazione al Club!   Che brani porterai sul palco del Panorama Club questa sera? Ci saranno i brani classici del mio repertorio come « Lala Wlala », « Lmima », « Lila Nrobelha », « Samawi » e anche « Tbadelti », « Wach Ghir Ana » e « Wah 3ini », ma anche brani nuovi come « Aatini Saki » ..   La tua esplorazione artistica come procede? Il 2015 ha portato molti nuovi incontri e possibilità, quindi bene. Sto mettendo a punto le canzoni che non appena sarà il momento usciranno in un nuovo disco. Programmi per il 2016? Ho ricevuto alcune proposte interessanti che sto valutando e di cui non posso anticipare nulla ancora. Di certo proseguirò i miei concerti che ho portato negli ultimi mesi sia in Marocco che in Italia, Francia e America, in luoghi incantevoli insieme a tanti amici. La musica per me è una fonte da cui devo bere per star bene, quindi troverò sempre nuovi palcoscenici e stimoli per continuare a creare al di là del mezzo di comunicazione di cui mi servirò. Grazie Zina, buon concerto e a presto ancora in Italia. Grazie a voi.     (M.L.C. – Brescia, 19 dicembre 2015)