Il primo gennaio scatta l’ora X: nasce la nuova sanità lombarda
Con il nuovo anno entrerà realmente in vigore la nuova legge sulla sanità lombarda. Regione Lombardia ha posto le basi affinché nei prossimi anni il nostro sistema socio sanitario possa raggiungere i più alti standard internazionali di qualità, secondo il binomio più efficienza, meno sprechi. I nostri obiettivi sono: - ZERO liste d’attesa per le visite specialistiche; - ZERO code nei pronto soccorsi; - ZERO ticket. Pensiamo che ogni anno, solo a Milano, si presentano al pronto soccorso più di...
Con il nuovo anno entrerà realmente in vigore la nuova legge sulla sanità lombarda. Regione Lombardia ha posto le basi affinché nei prossimi anni il nostro sistema socio sanitario possa raggiungere i più alti standard internazionali di qualità, secondo il binomio più efficienza, meno sprechi. I nostri obiettivi sono: - ZERO liste d’attesa per le visite specialistiche; - ZERO code nei pronto soccorsi; - ZERO ticket. Pensiamo che ogni anno, solo a Milano, si presentano al pronto soccorso più di 600.000, tra questi circa 120.000 in codice bianco. Questo significa che il 20% degli accessi al pronto soccorso riguarda prestazioni che potrebbero essere erogate in ambulatorio, determinando code e sprechi di risorse. Con la nuova sanità risparmieremo circa 90 milioni di euro all’anno solo per i ricoveri inappropriati e daremo, di contro, un servizio migliore. Quello che abbiamo immaginato – e scritto nella legge – è una sanità più vicino alle persone, più semplice e più accessibile, grazie a un “percorso” continuativo dalla prevenzione alla cura delle persone. Oggi abbiamo il 30% dei pazienti che soffre di patologie croniche e assorbe più del 70% della spesa sanitaria, a causa della scarsa integrazione con il territorio. L’organizzazione in ATS (agenzia per la tutela della salute) e ASST (azienda socio sanitaria territoriale) risponde a questi bisogni. Il settore ospedaliero, dedicato per lo più alle cure complesse e specialistiche, sarà integrato – appunto – con il settore territoriale, che si occuperà principalmente di percorsi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. Per questa ragione, i Direttori Generali delle ASST saranno affiancati, oltre che dal Direttore sanitario e dal Direttore amministrativo, da un Direttore sociosanitario, che si occuperà della rete territoriale. Ringraziando i Direttori Generali che hanno guidato in modo eccellente i nostri ospedali fino a oggi, quindi, facciamo un grande augurio di buon lavoro a chi entra in campo dal primo gennaio per proiettare la nostra sanità verso il futuro! Noi abbiamo lanciato la sfida, ora sta ai nuovi Direttori, con le loro grandi squadre di medici, infermieri e operatori, far sì che il sogno si realizzi!