Il fu Giardinone di Somma Lombardo (Federico Oppi)

Il fu Giardinone di Somma Lombardo PREMESSA: per coloro che non lo sapessero, in via Fontana a Somma (in pieno centro storico), resisteva da tempo immemore il cosiddetto GIARDINONE. Si tratta di un giardino storico con piante monumentali che rappresentava quello che rimaneva del Parco di una settecentesca villa della Contrada della Via Larga (antico nome dell’attuale Via Fontana). Una porzione del giardinone è da diversi decenni ad a uso pubblico mentre la restante porzione rientra nelle pert...

Il fu Giardinone di Somma Lombardo PREMESSA: per coloro che non lo sapessero, in via Fontana a Somma (in pieno centro storico), resisteva da tempo immemore il cosiddetto GIARDINONE. Si tratta di un giardino storico con piante monumentali che rappresentava quello che rimaneva del Parco di una settecentesca villa della Contrada della Via Larga (antico nome dell’attuale Via Fontana). Una porzione del giardinone è da diversi decenni ad a uso pubblico mentre la restante porzione rientra nelle pertinenze di una proprietà privata. L’importanza di questa macchia verde non era data soltanto dalla presenza di essenze vegetali di pregio con esemplari monumentali (chiamasi verde storico tutelato) ma anche, e soprattutto, dalla sua posizione nel tessuto urbano. Ecologicamente e paesaggisticamente un patrimonio inestimabile per la città. I FATTI: da qualche giorno a questa parte il Giardinone non esiste più o, meglio, ciò che ne rimane di esso puo’ essere tranquillamente rinominato Giardinino! Grazie al “genio” e alla “responsabilità” delle ultime tre amministrazioni di Somma Lombardo, una parte della storia pluricentenaria di Somma è stata cancellata in poche ore a suon di ruspe e motoseghe! In estrema sintesi: in cambio di una piccola porzione della proprietà privata da annettere al parco già pubblico, le amministrazioni di Somma hanno concesso ai privati di edificare n° 2 palazzine residenziali di ben 4 piani (volumetrie pazzesche rispetto all’edificio precedentemente esistente), incuranti sia dell’enorme impatto ambientale che del grave precedente che si viene a creare. Va aggiunto che le palazzine si inseriscono nel contesto edilizio esattamente come un pugno di Mike Tyson sul viso di una ballerina! Se il bello e il brutto sono concetti soggettivi non lo sono i canoni architettonici del contesto esistente a cui una commissione paesaggio avrebbe dovuto badare! Ma vediamo chi dobbiamo ringraziare per questa ennesima prova di brutalità, ignoranza e spregiudicatezza. Il tutto ha origine dalla terz’ultima amministrazione (giunta Brovelli) che grazie ad un uso aberrante dei piani di riparto ha approvato tutta l’operazione sul PRG! (Cosa del tutto analoga fu fatta in via Piave: concessione a costruire casermoni post sovietici in cambio di un francobollo di giardino pubblico incastonato come una “gemma” proprio all’ombra di questi eco-mostri.) Regalo più grosso non poteva essere fatto alle due amministrazioni successive (giunta Colombo) che, per la loro natura “palazzinara” e “affarista”, non si sono lasciate sfuggire l’occasione. Sono state infatti rilasciate autorizzazioni una dietro l’altra senza batter ciglio. Nulla ha ostato per la costruzione di enormi complessi in pieno centro storico, nulla ha ostato in ambito di commissione paesaggio e nulla ha ostato per l’abbattimento di verde storico tutelato! Che splendida città questa Somma! CONCLUSIONI: Innanzitutto vorrei rivolgermi alla silente, accondiscendente e, ahimè, apatica giunta Bellaria in carica. Non vorrei mai che tutta la questione fosse liquidata con un deresponsabilizzante “tutto è stato fatto secondo la legge”!! Non ci basta, perché ciò che è grave è vedere, come abbiamo già visto troppe volte, che la legge e/o la norma viene fatta o modificata o bypassata “ad personam” o “ad actionem”. Questa città in tempi supersonici è stata letteralmente devastata, la sua vivibilità è oggi pari a zero! Tutto in nome di una becera speculazione edilizia! Considerando che la gente è sempre rimasta indifferente a ciò e per di più ha continuato a scegliersi gli stessi amministratori, non ci resta che augurarci una cosa: una gigantesca astronave a forma di betoniera che sorvolando Somma scarichi su di essa una immensa colata di cemento fresco (non siate maliziosi a pensare a qualcosa di più…organico). Chissà, magari anche i piu’ distratti dei sommesi vedendo i propri mocassini immersi nel cemento inizieranno a farsi qualche domanda… Saluti a tutti Federico Oppi (plutarcorufo@yahoo.com)