HA PATTEGGIATO IL FUNZIONARIO DEI VIGILI DEL FUOCO CHE HA RICEVUTO SOMME DI DENARO
HA PATTEGGIATO IL FUNZIONARIO DEI VIGILI DEL FUOCO CHE HA RICEVUTO SOMME DI DENARO NELL’AMBITO DELLA PROPRIA ATTIVITA’ DI UFFICIO 2 anni di reclusione per induzione indebita a dare una somma di denaro: questa è la pena ottenuta con il patteggiamento da parte di B.D.T., anni 65, funzionario dei Vigili del Fuoco di Lodi, oggi in quiescenza. L’uomo è stato oggetto di un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica e condotta dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Lodi tr...
HA PATTEGGIATO IL FUNZIONARIO DEI VIGILI DEL FUOCO CHE HA RICEVUTO SOMME DI DENARO NELL’AMBITO DELLA PROPRIA ATTIVITA’ DI UFFICIO 2 anni di reclusione per induzione indebita a dare una somma di denaro: questa è la pena ottenuta con il patteggiamento da parte di B.D.T., anni 65, funzionario dei Vigili del Fuoco di Lodi, oggi in quiescenza. L’uomo è stato oggetto di un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica e condotta dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Lodi tra il 2014 ed il 2015. Nel corso della stessa, è stato appurato che, in numerosi casi, avvenuti tra il 2010 e il 2013, il funzionario avrebbe indotto almeno 15 soggetti a farsi consegnare delle somme di denaro per agevolare la trattazione di pratiche riguardanti il rilascio di certificazioni di prevenzione incendi. Le indagini erano state avviate a seguito di una segnalazione anonima pervenuta al “117”, che è stata poi meglio circostanziata nel corso delle attività investigative fino a pervenire all’individuazione del segnalante. Questi era il marito della segretaria di un imprenditore che aveva versato una somma di denaro al funzionario in ragione del rilascio di un certificato prevenzione incendi. La segretaria veniva quindi sentita in atti e rilasciava importanti dichiarazioni per il prosieguo delle indagini, perché non solo confermava quanto già segnalato dal marito, ma anche forniva elementi per far comprendere che non si trattava di un episodio isolato. Le attività di indagine, esperite attraverso intercettazioni telefoniche, pedinamenti, appostamenti ed escussioni testimoniali, hanno permesso di chiarire il reiterato modus operandi del funzionario. In 3 casi, avvenuti dopo l’entrata in vigore della L. 190/2012, che ha previsto in questi casi la punibilità anche di chi opera la dazione del denaro, sono stati denunciati i privati che hanno acconsentito al patto corruttivo. Non risultano coinvolti altri funzionari e/o dipendenti del Corpo dei Vigili del Fuoco che ha, invece, assicurato piena collaborazione nell’espletamento delle attività investigative.