Giornalisti padani protestano

+++COMUNICATO DEL COMITATO DI REDAZIONE DE LA PADANIA+++ Gli ex giornalisti de La Padania a Matteo Salvini: “Che gioco stai facendo?” I giornalisti, o meglio ex giornalisti, de La Padania sono basiti di fronte all’ennesimo episodio di disprezzo nei loro confronti manifestato dalla Lega Nord che, sulla sua pagina Facebook, apre le porte a nuove collaboratori per un ipotetico progetto di comunicazione. Dopo aver chiuso il giornale e messo in cassa integrazione una quindicina di giornalisti, la ...

+++COMUNICATO DEL COMITATO DI REDAZIONE DE LA PADANIA+++ Gli ex giornalisti de La Padania a Matteo Salvini: “Che gioco stai facendo?” I giornalisti, o meglio ex giornalisti, de La Padania sono basiti di fronte all’ennesimo episodio di disprezzo nei loro confronti manifestato dalla Lega Nord che, sulla sua pagina Facebook, apre le porte a nuove collaboratori per un ipotetico progetto di comunicazione. Dopo aver chiuso il giornale e messo in cassa integrazione una quindicina di giornalisti, la Lega non perde occasione per beffarsi di loro e anche in questo caso sfodera un proverbiale cattivo gusto! La Padania non ha chiuso i battenti perché i giornalisti non scrivevano bene, ma a causa dell’incapacità degli amministratori che si sono susseguiti, portandola alla sfascio. Eppure non abbiamo mai visto da parte dalla Lega una sola parola contro di loro, mentre ci tocca assistere a questa ennesima grottesca pagliacciata. Al momento non sappiamo se il progetto leghista preveda un compenso per coloro ai quali è stato chiesto di inviare “almeno un articolo”, sappiamo però che la Lega ha quindici giornalisti professionisti in cassa integrazione che magari non hanno il “Salvini factor”, ma hanno di certo anni di esperienza alle spalle. E che, nonostante l’accordo per la cassa integrazione lo preveda, non sono mai stati interpellati, nemmeno per lavorare gratis. Chiediamo pertanto a Matteo Salvini di “uscire allo scoperto” e di spiegarci a che gioco sta giocando. I giornalisti de La Padania in cassa integrazione