GdF: CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI E ALLE FRODI DOGANALI
GUARDIA DI FINANZA: CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI E ALLE FRODI DOGANALI Sequestrate oltre 50 autovetture importate nel territorio nazionale in violazione della convenzione di Istanbul. Nel corso dell’attività istituzionale svolta quotidianamente dalla Guardia di Finanza finalizzata al contrasto delle frodi doganali, del contrabbando e degli altri traffici illeciti, sia presso i valichi di confine della Provincia di Varese che all’interno delle circoscrizioni territoriali di competenza, le Fi...
GUARDIA DI FINANZA: CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI E ALLE FRODI DOGANALI Sequestrate oltre 50 autovetture importate nel territorio nazionale in violazione della convenzione di Istanbul. Nel corso dell’attività istituzionale svolta quotidianamente dalla Guardia di Finanza finalizzata al contrasto delle frodi doganali, del contrabbando e degli altri traffici illeciti, sia presso i valichi di confine della Provincia di Varese che all’interno delle circoscrizioni territoriali di competenza, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale nei primi 10 mesi dell’anno hanno sottoposto a sequestro oltre 50 autovetture di varie marche e cilindrata in violazione della Convenzione di Istanbul. La Convenzione di Istanbul, ratificata e resa esecutiva in Italia con la legge n. 479/95, che prevede la regola secondo la quale, i mezzi di trasporto immatricolati fuori del territorio doganale comunitario, ad uso privato ed intestate a persone stabilite fuori dal detto territorio, possono circolare nel territorio della Comunità in regime di ammissione temporanea senza dover assolvere le formalità doganali previste (dazi ed IVA), per un periodo massimo pari a 6 mesi, anche non consecutivi, a decorrere dal primo ingresso nel paese. Il veicolo può essere utilizzato esclusivamente dall’intestatario, ovvero da un congiunto entro il 3° grado parimenti stabilito fuori dal territorio doganale comunitario, oppure da altra persona stabilita fuori dal territorio doganale, purchè debitamente autorizzata dal titolare nonché da persona stabilita nel territorio doganale comunitario a condizione che il titolare od un suo congiunto, entro il 3° grado, si trovi a bordo del veicolo. La medesima norma prevede, in deroga a quanto disciplinato, la possibilità che il veicolo immatricolato fuori del territorio doganale comunitario ed utilizzato per uso privato, possa essere utilizzato, in determinati casi e con determinati limiti temporali anche da persone fisiche stabilite all’interno della comunità, in possesso di apposite autorizzazione rilasciata dal competente Ufficio doganale. L’azione preventiva e repressiva svolta dalla Guardia di Finanza della provincia di Varese, principalmente è stata incentrata proprio nell’individuazione dei veicoli utilizzati da persone residenti in Italia che, senza l’autorizzazione doganale ed in violazione della convenzione di Istanbul, erano alla guida di un’auto immatricolata nella vicina confederazione elvetica. Gli oltre 50 cittadini italiani sono stati segnalati all’Agenzia delle Dogane in quanto si sono resi responsabili dell’illecito amministrativo di contrabbando che prevede una sanzione che va da 2 a 10 volte i diritti doganali (dazi ed IVA), gravanti sul valore del mezzo di trasporto sequestrato. Il contrasto alle varie forme di contrabbando è una delle missioni istituzionali cui la Guardia di Finanza pone maggiore attenzione e risorse a tutela sia dell’Erario che del bilancio dell’Unione Europea.