Fronte Nazionale:comunicato relativo ad odg discusso su TTIP

TTIP
(Transatlantic Trade and Investment Partnership and Investment agreement) Anche il Gruppo Consiliare del Fronte Nazionale ha firmato l'ODG. Il Fronte aveva già trattato da subito l'argomento nel 2013, appena uscì. Il Fronte è contrario a questa trattativa che porterà alla costituzione di un mercato unico completamente liberalizzato nonostante pressoché tutti i Governi Europei abbiano immediatamente enfatizzato i presunti benefici derivanti dalla firma ...

TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership and Investment agreement) Anche il Gruppo Consiliare del Fronte Nazionale ha firmato l'ODG. Il Fronte aveva già trattato da subito l'argomento nel 2013, appena uscì. Il Fronte è contrario a questa trattativa che porterà alla costituzione di un mercato unico completamente liberalizzato nonostante pressoché tutti i Governi Europei abbiano immediatamente enfatizzato i presunti benefici derivanti dalla firma di tale accordo quali incrementi del PIL complessivo, la crescita del reddito pro capite e la creazione  di centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro, benefici di cui non ci sono prove. L'approvazione di questo accordo comporterebbe, per esempio nel settore agricolo, l’immediata invasione del mercato europeo di prodotti con OGM ed ormoni, quindi di prodotti non sicuri,  comporterebbe la cancellazione delle denominazioni di origine controllata, non riconosciute negli USA, infliggendo danni enormi alle piccole e medie aziende locali. Il Fronte è anche contrario per il metodo seguito dagli USA che da tempo ha ormai una forte ingerenza sull'UE e che lascia fuori dall'agreement tutta l'Europa dell'Est e la Russia che rappresentano la metà della popolazione europea. Non è accettabile che questo TTIP possa essere discusso senza la presenza della Russia. A quanto pare anche Obama, negli Stati Uniti, sta incontrando delle difficoltà nel far passare questo accordo di cui è il promotore e non solo. Lo scorso 5 ottobre è stato raggiunto un accordo esteso sulla TPP per la creazione di una zona di libero scambio nella regione Asiatico-Pacifica nonostante le difficoltà incontrate lo scorso giugno quando la sua richiesta di un mandato per accelerare la chiusura del TPP stesso era stata bocciata dalla Camera perché considerata troppo in favore delle multinazionali e troppo rischiosa per i lavoratori americani. Ad oggi i Senatori USA potrebbero bocciare accordo TTP raggiunto da Obama perchè molti punti del Partneriato destano preoccupazioni. Il progetto Tpp è un progetto fortemente voluto da Obama, che testualmente afferma di "costringere la Cina ad adottare condotte più simili a quelle degli altri grandi Paesi industrializzati su temi come la tutela della proprietà intellettuale e la protezione degli investitori". Per concludere, auspichiamo che il governo Italiano si ritiri dal TTIP e che il Parlamento Europeo non lo approvi. Sara Bignardi Consigliere Fronte Nazionale Verbania