Expo,sfida vinta ( Lucio Bergamaschi)
Esposizione universale: una scommessa vinta che lascia una Milano in corsa. Uno slancio che non va perso mettendo in campo un’adeguata strategia di marketing territoriale. Questi in sintesi i risultati di una ricerca Ipsos commissionata dal Forum Brand Milano e presentata oggi a Palazzo Marino alla presenza del Sindaco Pisapia e del coordinatore del progetto Stefano Rolando. Dallo studio emerge che la percentuale di “expottimisti” tra i milanesi è passata dal 56% di prima dell’evento a...
Esposizione universale: una scommessa vinta che lascia una Milano in corsa. Uno slancio che non va perso mettendo in campo un’adeguata strategia di marketing territoriale. Questi in sintesi i risultati di una ricerca Ipsos commissionata dal Forum Brand Milano e presentata oggi a Palazzo Marino alla presenza del Sindaco Pisapia e del coordinatore del progetto Stefano Rolando. Dallo studio emerge che la percentuale di “expottimisti” tra i milanesi è passata dal 56% di prima dell’evento al 89% di oggi. Per il 72% Expo ha portato più benefici che problemi, per il 61% “ha lasciato un’area riqualificata e utile per il futuro, per il 67% la città ha migliorato la sua capacità attrattiva e la sua immagine nel mondo. Lo confermano anche i numeri sui flussi turistici presentati dall’Assessore Franco D’Alfonso: nel 2015 i turisti stranieri a Milano sono stati 8 milioni, il doppio di quelli del 2011. Un dato che è cresciuto stabilmente del 20% ogni anno e che gli esperti dicono verrà sostanzialmente confermato anche nel 2016 nonostante la fine dell’Expo. Un brand forte quello di Milano, la terza destinazione italiana dopo Roma e Venezia. Una città connessa al mondo, innovativa, tecnologica, in grado di offrire tutto quello di cui hai bisogno. Le mète preferite dei turisti stranieri? Il Duomo e la Scala ovviamente, poi il Castello Sforzesco e a sorpresa Sant’Ambrogio prima di Brera e del Cenacolo. Montenapo? Non pervenuta. Parola d’ordine per il futuro: strategia e coordinamento. Stabilire le priorità, lavorare sulle debolezze, comunicare a livello globale i punti di forza. Insomma un piano di marketing della città e del suo territorio in vista dell’avvio della Città Metropolitana. Un impegno “da regista” che il Sindaco Pisapia in scadenza tra pochi mesi e che ha già annunciato da tempo di non volersi ricandidare, lascerà volentieri sulle spalle del suo successore. Che sia Sala o Del Debbio ci auguriamo che sia in grado di gestirlo. Lucio Bergamaschi Direttore Responsabile Varese Press