Da Suez a Salerno by Sbardella
UN LUNGO VIAGGIO DA SUEZ A SALERNO Il Presidente egiziano al-Sisi inaugura la nuova versione del Canale di Suez Nel lontano mese di agosto del 2014, Abd al-Fattah al-Sisi , neoeletto Presidente dell’Egitto ( eletto con il 96,91% dei voti ) , nonostante le perplessità sollevate da molti, sia sulla fattibilità in tempi brevi, sia sui costi, inaugura i lavori per un ambiziosissimo progetto che intende espandere e raddoppiare la capacità di transito nel Canale di Suez. ...
UN LUNGO VIAGGIO DA SUEZ A SALERNO Il Presidente egiziano al-Sisi inaugura la nuova versione del Canale di Suez Nel lontano mese di agosto del 2014, Abd al-Fattah al-Sisi , neoeletto Presidente dell’Egitto ( eletto con il 96,91% dei voti ) , nonostante le perplessità sollevate da molti, sia sulla fattibilità in tempi brevi, sia sui costi, inaugura i lavori per un ambiziosissimo progetto che intende espandere e raddoppiare la capacità di transito nel Canale di Suez. Un progetto gigantesco con una previsione di spesa di 4 miliardi di dollari e complessi problemi di fattibilità , tenendo conto della precaria situazione sociale e politica in cui versava e versa quel paese soggetto a pesanti conflitti interni e anche a penetrazioni estremiste e terroriste. Il Canale progettato dall’Ing. Luigi Negrelli di Fiera di Primiero richiese 10 anni ( dal 1859 al 1969 ) per essere costruito ed era costato il doppio del previsto. Ma il 6 agosto 2015 lo stesso al-Sisi inaugura il raddoppio del canale percorrendolo a bordo del Mahroussa, la prima nave che lo aveva attraversato per l’inaugurazione nel 1869 ( una delle più antiche navi al mondo ancora in servizio ). I paesi interessati, in particolare i naturali partner mediterranei, non perdono l’occasione e sono presenti con i loro leader e tra gli altri anche il premier russo Dimitri Medvedev , il Presidente francese Francois Hollande ed il premier greco Alexis Tsipras mentre l’Italia brilla per la assenza del suo. Questo ammodernamento del canale consente il transito del doppio delle navi, con tempi di percorrenza dimezzati che porteranno i ricavi dagli attuali 5,3 miliardi ad oltre 13 miliardi. Ma il vantaggio non sarà solo per gli egiziani ed i loro soci, sfruttando le opportunità presentate da questa innovazione che razionalizza e velocizza il traffico navale tra Asia ed Europa si aprono nuovi orizzonti e nuove opportunità, non sarà più necessaria la circumnavigazione dell’Africa e tutto il traffico sarà razionalizzato. Il rinnovato Canale di Suez, contrariamente a quello di Panama, non ha limitazioni quindi sono tre i fattori che lo rendono speciale : a) diminuzione dei tempi di percorrenza b) aumento del numero dei passaggi c) nessun limite dimensionale delle navi. Questa potrebbe essere una opportunità strategica per l’Italia ed il suo mezzogiorno, a patto che si adeguino le nostre obsolete strutture portuali e strutturali, invece noi stiamo perdendo il treno rispetto ai francesi e agli spagnoli che hanno approfittato a piene mani dei fondi europei. Nei fatti l’orgoglio di al-Sisi è pienamente giustificato, il progetto originario di tre anni per la realizzazione si è ridotto ad un anno anche se i costi sono lievitati a 8,2 miliardi di dollari, mentre nei prossimi quindici anni sono previsti investimenti per 220 miliardi di dollari in infrastrutture ( porti, cantieri navali e zona industriale ) il che consentirebbe un forte rilancio dell’economia del paese che sgravato dal peso dell’integralismo e del terrorismo promette a se stesso di cavalcare l’onda forte del progresso economico. Mi nasce spontaneo il confronto con il cantiere della Salerno Reggio Calabria iniziato 83 anni fa e già costato circa 10 miliardi di €uro Fabrizio Sbardella Varese Press Gallarate