Busto Arsizio: con le elezioni portiamo in primo piano la legalità Gestiva il bar del Teatro Sociale, secondo gli inquirenti sarebbe un boss della Sacra Corona Unita, reggente del clan Mudugno, a Bitonto. Non sono notizie nuove a Busto Arsizio. Abbiamo assistito a processi contro la ‘ndrangheta, abbiamo visto foto delle limousine dei boss mentre sfilano per la città. Abbiamo letto e ascoltato testimonianze di omicidi avvenuti o progettati. Sempre qui, a Busto Arsizio. Era l’8 ottobre del 2007 quando proprio sul palco del Teatro Sociale leggemmo le carte della Direzione Distrettuale Antimafia che indicava Busto Arsizio come territorio in cui alcuni commercianti erano costretti a pagare il pizzo. E oggi, 8 marzo 2016, cosa è cambiato? Tante battaglie culturali, tanti progetti educativi, tanti ragazzi coinvolti che oggi portano avanti con passione il proprio impegno personale. Ma non basta e alla prima richiesta di una dimostrazione politica nel segno della legalità, l’Amministrazione rispose con un no bocciando quella che allora era l’introduzione del Codice Etico – Carta di Pisa( qui la votazione). E’ ora di mettere al primo posto la legalità e la lotta alla mafia nell’agenda della nuova Amministrazione. E’ ora di mettere in campo vere politiche incentrate sulla trasparenza, la legalità, il controllo e la prevenzione dell’infiltrazione criminale sul nostro territorio. E’ il motivo per cui mi sono messo in gioco in prima persona. E’ il motivo per cui dico con fermezza e chiaramente: con le elezioni accendiamo un faro e a Busto Arsizio portiamo finalmente in primo piano la legalità.   ------- Massimo Brugnone +39 349 18 42 857 Twitter: @massimobrugnone www.massimobrugnone.it