Accordo frontalieri,incontro tra sottosegretario A. Fermi e Luca Marsico
COMUNICATO STAMPA accordo frontalieri,incontro tra sottosegretario alessandro fermi e Luca marsico (forza italia-pdl):«azioni comuni a salvaguardia dei lavoratori frontalieri e dei comuni di confine rapinati dal nuovo accordo»
MILANO, 12 GENNAIO 2016
-Incontro questo pomeriggio, a Palazzo Pirelli, fra il sottosegretario ai rapporti istituzionali e relazioni internazionali, il comasco Alessandro Fermi e il consigliere regionale varesin...
COMUNICATO STAMPA accordo frontalieri,incontro tra sottosegretario alessandro fermi e Luca marsico (forza italia-pdl):«azioni comuni a salvaguardia dei lavoratori frontalieri e dei comuni di confine rapinati dal nuovo accordo»
MILANO, 12 GENNAIO 2016
-Incontro questo pomeriggio, a Palazzo Pirelli, fra il sottosegretario ai rapporti istituzionali e relazioni internazionali, il comasco Alessandro Fermi e il consigliere regionale varesino di Forza Italia Luca Marsico: sul tavolo il nuovo accordo sulla tassazione dei frontalieri sul quale si è raggiunta l’intesa tecnica definitiva fra Confederazione Svizzera ed Italia, prologo ad una firma che dovrebbe arrivare in primavera andando così a sostituire l’attuale in vigore dal 1974.
«Siamo di fronte ad un accordo che non ci soddisfa affatto - sottolineano Fermi e Marsico - che andrà a penalizzare sia i lavoratori di frontiera, circa 60 mila fra cui 25 mila varesini e altrettanti comaschi, sottoposti ad un vero salasso così come i comuni di frontiera che potrebbero vedere azzerati i ristorni con, a cascata, gravi conseguenze per garantire i servizi essenziali per la collettività.
Per questa ragione auspichiamo vivamente una profonda rivisitazione dell’intesa tecnica raggiunta facendo appello al governo Renzi affinché riveda profondamente quanto concordato.
Al momento, infatti se questo fosse il testo definitivo che dovesse essere sottoscritto gli unici penalizzati dalla nuova intesa sarebbero proprio sia i lavoratori che i nostri territori di confine e questo non possiamo accettarlo.
Invitiamo tutti i cittadini lombardi che hanno prestato lavoro in Svizzera negli anni passati e i parenti di quei lavoratori che sono deceduti prima del pensionamento - concludono Fermi e Marsico - a ritirare il secondo pilastro, che spetta di diritto in base a quanto versato al Governo elvetico negli anni di lavoro e, in caso di dubbio, a rivolgersi tempestivamente alle organizzazioni sindacali. Sarebbe una beffa se questo tesoretto restasse in Svizzera e per molti nostri concittadini potrebbe rappresentare una inaspettata boccata di ossigeno».
Davide Pagani
Ufficio Stampa Presidente Luca Marsico