25.000 Bed and Breakfast che danno lavoro a 40.000 persone

25.000 Bed and Breakfast che danno lavoro a 40.000 persone, prevalentemente donne; un fatturato annuo di circa 270 milioni di euro e 8 milioni di pernottamenti venduti ogni anno. Sono solo alcuni, e tra i più significativi, numeri del "Rapporto B&B in Italia" del 2016, aggiornamento dei precedenti studi realizzati da www.bed-and-breakfast.it. [Link: Rapporto B&B Italia 2016] Un campione di 2.500 B&B è stato intervistato al fine di restituire l'immagine più attuale del fenomeno B&a...

25.000 Bed and Breakfast che danno lavoro a 40.000 persone, prevalentemente donne; un fatturato annuo di circa 270 milioni di euro e 8 milioni di pernottamenti venduti ogni anno. Sono solo alcuni, e tra i più significativi, numeri del "Rapporto B&B in Italia" del 2016, aggiornamento dei precedenti studi realizzati da www.bed-and-breakfast.it. [Link: Rapporto B&B Italia 2016] Un campione di 2.500 B&B è stato intervistato al fine di restituire l'immagine più attuale del fenomeno B&B in Italia. Articolato in sei sezioni il Rapporto analizza i Bed and Breakfast da più punti di vista: le capacità di accoglienza del gestore, le caratteristiche della struttura, la tipologia degli ospiti, gli strumenti di comunicazione e marketing, la colazione e infine la sensibilità agli indicatori di sostenibilità ambientale, che sembra essere particolarmente spiccata in più del 90% dei gestori. L'offerta di B&B in Italia è nata su tutto il territorio nazionale, con una particolare prevalenza al Nord e al Centro, ma negli ultimi anni ha registrato un calo notevole (-10%) nelle Isole, fatto che con tutta evidenza denota un problema di discontinuità territoriale ancora irrisolto. Si tratta di un'offerta che punta sul radicamento nel territorio e sull'accessibilità dei prezzi rivolti ad una pluralità di segmenti di clientela, ma che si rivela, inoltre, un modo per fronteggiare la crisi economica e occupazionale che ha vissuto e che vive ancora in parte il nostro paese, anche se il Rapporto inizia a registrare piccoli segnali di ripresa. I NUMERI IN BREVE Secondo l'ultimo dato pubblicato dall'Istat il numero dei B&B in Italia si mantiene sulle 25.000 unità. Dal nostro studio emerge che l'attività di B&B dà lavoro a 40.000 persone con una stima di circa 8 milioni di pernottamenti venduti all'anno per un fatturato annuo di circa 270 milioni di euro (la stima è variabile fra 240 e 300 milioni, 1 pernottamento = 1 persona che dorme una notte). Un rapporto qualità-prezzo super conveniente Per quanto riguarda le tariffe praticate dai B&B del Belpaese il prezzo medio di una notte per persona oscilla tra i 25 e 35 Euro nel quasi 70% dei casi. Nel 20% dei casi è addirittura inferiore a 25 Euro, mentre è inferiore a 30 Euro nel 46% dei casi. Solo nel 30% dei casi è superiore a 35 Euro. Il prezzo medio a persona per notte oscilla fra i 32 e i 35 Euro. Il 94% dei B&B prevede la colazione compresa nel prezzo. Il gestore del B&B è donna ed è istruito più della media Viene confermato rispetto ai precedenti sondaggi il dato riguardante la gestione dei B&B italiani: il 61,31% è in mano alle donne. L'87% dei gestori possiede un titolo di istruzione superiore e, dentro questa percentuale, il 28,55% ha una laurea e il 5,5% addirittura un Master Post Laurea. Il 90% di loro parla una (44,27%) o più lingue (45,71%) straniere. Il gestore del B&B "matura" e non si stanca mai della sua attività Aumenta l'età media dei gestori, rispetto al sondaggio 2007, con un +16,34% dei titolari che hanno tra i 46 e i 65 anni e un +7% degli over 65; diminuisce dell'8,33% la fascia 18/30 e del 15% la fascia 31/45 anni. Per quanto riguarda la professione, il 46,5% dei gestori di B&B non fa altro oltre a dedicarsi alla ricettività, mentre il restante 60% è suddiviso fra pensionati (11,55%), impiegati (10,74%), liberi professionisti (10,18%), imprenditori e commercianti (8,32%), insegnanti (3,27%). La situazione economica generale migliora Rispetto al 2014 la situazione economica dei gestori di B&B migliora nel 5% dei casi. Se chi lamentava "forti criticità" negli ultimi due anni rimane nella stessa condizione (8,80%), chi invece accusava alcune criticità nel 2014 (57,13%) ne lamenta meno nel 2016 (52,42%). Questo quasi 5% fa aumentare di 1 punto percentuale chi si considera in una situazione di agiatezza (da 3,78% a 4,69%) e di 4 punti percentuali chi invece ritiene di non avere alcuna criticità (da 30,22% a 34,05%). Distribuzione geografica Più del 72% dei B&B italiani si distribuisce tra Nord e Centro Italia; la percentuale rimanente si trova al Sud e nelle Isole. Il confronto con lo studio precedente evidenzia una crescita dei B&B soprattutto al Nord (+12%), cui corrisponde un calo del numero di strutture presenti nelle Isole (-10%). Ospiti Gli ospiti dei B&B italiani hanno prevalentemente un'età compresa tra i 25 e i 55 anni nella quasi totalità dei casi (96,5%). Anche in questo caso, a distanza di 9 anni dalla prima rilevazione, possiamo dire che anche gli ospiti, così come i gestori del B&B, maturano. La fascia 25/40 anni è diminuita dal 75% del 2007 al 48,5% del 2016, mentre la fascia 41/55 anni è aumentata dal 24% del 2007 al 48% del 2016. Gli ospiti arrivano prevalentemente in coppia (60%) e si fermano nel 55% dei casi 2 sole notti. Superano le 3 notti di permanenza solo nel 9% dei casi. Dal Nord arriva la maggior parte degli ospiti italiani, seguito dal centro e dal sud. Meno gli arrivi dalle isole, probabilmente è il sintomo della gravissima discontinuità territoriale che Sicilia e Sardegna subiscono da decenni. Gli ospiti stranieri arrivano, nell'ordine da: Germania, Francia, Regno Unito, Olanda, Svizzera, Austria, Spagna e USA. RAPPORTO COMPLETO 2016 RAPPORTI ANNI PRECEDENTI Rapporto B&B Italia 2014 Rapporto B&B Italia 2011 Rapporto B&B Italia 2007 UFFICIO STAMPA BED-AND-BREAKFAST.IT