I pendolari si lamentano

BIGLIETTERIA DI STRESA : IL 8.4.2016 abbiamo inivato la mail a Trenitalia ( e x conoscenza al Comune di Stresa) . Il 11.4. Il Sindaco di Stresa scrive una mail a Trenitalia. TROVATE LE DIFFERENZE.......... 1) nostra mail del 8.4.2016 Gentile Dott.ssa Raciti, La ringraziamo per la mail di aggiornamento e prendiamo atto della decisione di Trenitalia. Non possiamo non esprimere il nostro disappunto. Riteniamo che, l'aperrura della biglietteria, trattandosi di servizio pubblico, non rientri in u...

  • BIGLIETTERIA DI STRESA : IL 8.4.2016 abbiamo inivato la mail a Trenitalia ( e x conoscenza al Comune di Stresa) . Il 11.4. Il Sindaco di Stresa scrive una mail a Trenitalia. TROVATE LE DIFFERENZE..........
1) nostra mail del 8.4.2016 Gentile Dott.ssa Raciti, La ringraziamo per la mail di aggiornamento e prendiamo atto della decisione di Trenitalia. Non possiamo non esprimere il nostro disappunto. Riteniamo che, l'aperrura della biglietteria, trattandosi di servizio pubblico, non rientri in una logica squisitamente commerciale. In particolare la chiusura della Biglietteria di una stazione come Stresa comporta , oltre ad un danno di immagine per la città, problemi sia per i pendolari sia per i turisti. La chiusura della biglietteria innazitutto comporterà per i passeggeri una difficoltà a reperire informazioni circa le coincidenze per raggiungere altre località nelle vicinanze ( si pensi ad esempio agli stranieri che utilizzano l'Eurociy e che scendono a Stresa per ammirare le bellezze del nostro territorio e che debbono recarsi ad esempio a Lesa , Belgirate e perfino Verbania Pallanza). Dal 1 Maggio inoltre , con la chiusura della biglietteria di Stresa per acquistare un biglietto attraverso i canoni tradizionali sarà necessario recarsi o a Verbania o ad Arona , con ulteriori disagi. 2) MAIL DEL Comune di Stresa del 11.4.2016 Stim. Ing., faccio seguito alla pregressa corrispondenza per significarLe il mio rammarico e disappunto sulla scelta di chiudere definitivamente la biglietteria della stazione ferroviaria di Stresa. Da più parti e da più amministratori e politici locali è partita la levata di scudi contro questa decisione, certamente motivata dal punto di vista finanziario ed organizzativo, ma scarsamente opportuna in termini di immagine per la città di Stresa e per l’intero territorio. Senza voler sminuire o sottovalutare gli obiettivi di efficientamento dell’organizzazione e senza avere la pretesa di giudicare i margini di risparmio in termini economico/finanziari che RFI raggiungerà con le biglietterie elettroniche - che non mi spetta, né mi compete - devo però, nella mia veste di Sindaco e quindi nel ruolo di Amministratore locale di una della città più belle e conosciute al mondo, rimarcare come nelle biglietterie tradizionali presidiate da personale dedicato, il servizio non si limita solamente alla stampa di un pezzo di carta (quale è il biglietto di viaggio) ma va ben oltre, rappresentando anche un servizio di informazione e di assistenza al viaggiatore. Sono consapevole che non saranno queste mie esternazioni a far recedere Trenitalia dai suoi intenti di riorganizzazione e dai programmi di ristrutturazione aziendale, ma almeno, mi si consenta di rimarcare ancora una volta che il servizio fornito dalla biglietteria della stazione di Stresa rappresentava ed ha sempre rappresentato non solamente uno sportello abilitato al rilascio di biglietti di viaggio ma anche un “biglietto da visita” della città. E’ stato da sempre un punto di accoglienza dei passeggeri, un supporto ed un punto di assistenza per ogni tipo di informazione di viaggio. Certamente la rete di vendita terza (agenzie, bar, ecc.), quella on line e quella automatizzata potranno rilasciare biglietti di viaggio, ma non potranno mai effettuare quell’assistenza ed informazione, precisa, puntuale e qualificata che poteva invece, fornire un operatore addetto . Il trasporto ferroviario rappresenta un “servizio pubblico” e quindi ogni valutazione non può solamente ridursi ad un’analisi di economie in termini finanziari; pertanto le prestazioni che eroga non possono e non devono essere viste ed analizzate in un’ottica esclusivamente e squisitamente commerciale. Esprimo ancora una volta il mio disappunto su una scelta che finirà ineludibilmente per danneggiare la comunità locale, ma ancora peggio l’immagine turistica ed internazionale della città di Stresa e che, pertanto non posso che disapprovare.