Filmava con telecamera il bagno delle donne della caserma

Èstato
degradato da maresciallo capo a militare semplice. E quando ha fatto ricorso contro la scelta della Direzione generale dell’Arma, il Tar gli ha dato torto, confermandolo così coi gradi più bassi. È quanto successo ad un carabiniere che, come riporta 
L’Eco di Bergamo, nel settembre 2014 era in servizio presso una stazione dei carabinieri dell’Isola, dove avrebbe filmato con una telecamera nascosta quanto avveniva nel
bagno delle donne della cas...

Èstato degradato da maresciallo capo a militare semplice. E quando ha fatto ricorso contro la scelta della Direzione generale dell’Arma, il Tar gli ha dato torto, confermandolo così coi gradi più bassi.

È quanto successo ad un carabiniere che, come riporta  L’Eco di Bergamo, nel settembre 2014 era in servizio presso una stazione dei carabinieri dell’Isola, dove avrebbe filmato con una telecamera nascosta quanto avveniva nel bagno delle donne della caserma.

A accorgersi delle riprese illecite era stata una collega del sottoufficiale, che per caso si era accorta della presenza di una videocamera Usb all’interno dei servizi femminili: la donna avrebbe poi controllato i video contenuti nella memoria del dispositivo, scoprendo ben 7 sette riprese, 2 delle quali dedicate proprio alla sua doccia in caserma. Altre 4 ritraevano una donna in un bagno pubblico, l’ultimo una terza donna ancora, sempre in un locale pubblico.

 

L’uomo è stato sospeso una prima volta per 4 mesi dal Comando interregionale, per poi subire la degradazione voluta dalla Direzione generale dell’arma, arrivata il 6 maggio 2015. Il ricorso presentato dal militare al Tar, motivando i suoi gesti con il «forte stress psicologico» di cui era vittima, non è stato accolto dal Tribunale d’appello di Brescia, che ha così confermato la sentenza.

fonte