Parisi in corsa: il centro-destra a Milano e' in gara

di Lucio Bergamaschi   Tutto il gotha dei centristi riunito stasera al Marriot di Milano per incoronare Stefano Parisi. A partire da Angelino Alfano e poi Formigoni, Albertini, Cattaneo, Del Gobbo, Parolini, Colucci, Lupi, Casero e tanti altri. Sala strapiena, clima festoso e forte determinazione. Insomma i centristi ci credono. Il centro destra è finalmente in corsa e il gap con Beppe Sala – che pure resta – è colmabile. L’asticella è posta in alto. NCD alle europee prese a Milano il 5,...

di Lucio Bergamaschi   Tutto il gotha dei centristi riunito stasera al Marriot di Milano per incoronare Stefano Parisi. A partire da Angelino Alfano e poi Formigoni, Albertini, Cattaneo, Del Gobbo, Parolini, Colucci, Lupi, Casero e tanti altri. Sala strapiena, clima festoso e forte determinazione. Insomma i centristi ci credono. Il centro destra è finalmente in corsa e il gap con Beppe Sala – che pure resta – è colmabile. L’asticella è posta in alto. NCD alle europee prese a Milano il 5,5% l’obiettivo è di salire all’8 per cento e conquistare così almeno 3 consiglieri. Se così sarà il centro destra unito sfiorerebbe il 40% diventando così davvero competitivo rispetto al centro sinistra. Puntuale l’analisi di Maurizio Lupi, vero regista dell’operazione. “Da quando Stefano Parisi è sceso in campo l’emorragia di consensi al centro si è fermata. L’appeal di Sala sui ceti moderati ha trovato finalmente in Parisi un’alternativa credibile, una persona seria, un manager capace e soprattutto un candidato libero dai pesanti condizionamenti ideologici che Sala ha dimostrato di subìre fino a sfoggiare la maglietta con l’effigie di Che Guevara.” Felice la scelta di affrontare alcuni punti di programma (welfare, famiglia, sicurezza, lavoro) da tre consiglieri di zona. A suggello della serata l’intervento del Ministro degli Interni Angelino Alfano giunto appositamente a “benedire” una scelta di rito ambrosiano che vede (come a Varese) la Lega e NCD insieme. “Con te – ha detto Angelino – Milano avrà un secondo rinascimento dopo quello di Albertini. E una promessa: non smantelleremo l’apparato di sicurezza messo in atto per Expo”. E infine l’intervento del candidato sindaco: “Voglio una Milano aperta, liberale, sicura e sussidiaria. Per fare il Sindaco – ha detto Parisi - bisogna avere il coraggio di decisioni complesse in uno scenario non sempre chiaro. Bisogna rigenerare la politica a Milano ovvero fare in modo che la gente riprenda a fidarsi della politica, soprattutto dei politici di centro destra. Dobbiamo pensare alla Milano tra vent’anni, partendo dalla cultura, dalle biblioteche di quartiere. Da questa città può ripartire un modello di governo riproducibile ovunque anche a livello nazionale, è il modello che ora governa Regione Lombardia.”