Provincia-Va,Giuseppe Longhin Capogruppo Lega Nord commenta il bilancio
riceviamo e pubblichiamo Adottato in consiglio provinciale il bilancio preventivo 2015, a metà dicembre, alla faccia della previsione. La cronistoria è presto fatta: questa maggioranza ha gridato “al buco al buco” a marzo, “rischiamo il dissesto” a giugno, “stiamo cercando soluzioni” a settembre e “ce l’abbiamo fatta va tutto bene” a dicembre. Possiamo crederci? 50 milioni non possono sparire e riapparire a seconda del bisogno politico dell’amministrazione di turno. Dare responsabilità, come ...
riceviamo e pubblichiamo Adottato in consiglio provinciale il bilancio preventivo 2015, a metà dicembre, alla faccia della previsione. La cronistoria è presto fatta: questa maggioranza ha gridato “al buco al buco” a marzo, “rischiamo il dissesto” a giugno, “stiamo cercando soluzioni” a settembre e “ce l’abbiamo fatta va tutto bene” a dicembre. Possiamo crederci? 50 milioni non possono sparire e riapparire a seconda del bisogno politico dell’amministrazione di turno. Dare responsabilità, come ha dichiarato la consigliera delegata al bilancio
Laura Cavalotti, delle difficoltà a chiudere un bilancio (Varese è l’ultima provincia lombarda a farlo) prima alla precedente amministrazione inventando di sana pianta un buco di 50 milioni di euro giocando con le scritture contabili, poi a Regione Lombardia per non farsi carico (a che pro ci domandiamo) di trasferire denari alla provincia di Varese (e tutti ricordiamo gli interventi regionali del 2015 per un importo vicino ai 20 milioni di euro) e ancora al Governo Renzi e alla spending review che a detta della stessa Cavalotti è pari al 35%, 35 milioni su 100. Ci viene da sorridere. Non da meno la posizione del NCD, i consiglieri
Magrini e il vicepresidente
Ginelli, per la sua doppiezza e ambiguità. Votano a favore di un bilancio la cui referente dichiara che "le cose andrebbero meglio se Regione Lombardia mantenesse le promesse e versasse i quattrini che aspettiamo da mesi". Ma il leader di NCD non è presidente del consiglio regionale? Come possono i due consiglieri votare un bilancio “non sano” a causa delle responsabilità del loro stesso movimento? Necessità od opportunismo? In realtà, come già segnalato, i problemi derivano esclusivamente dalla legge 56 Del Rio come appena comprovato dall’Unione Province Italiane e dalla dichiarazione del suo presidente Achille Variati, sindaco di Vicenza, ex consigliere regionale per il PD, che nel comunicato del 30 novembre, intitolato “appello ai parlamentari” segnala forti preoccupazioni per una manovra finanziaria che, se non corretta, mette a rischio la messa in sicurezza e manutenzione di strade e scuole e i servizi fondamentali delle province. E’ indispensabile recuperare l’autonomia territoriale, gli amministratori, di sinistra, destra o centro che essi siano, devono avere il coraggio di imporsi alla depredazione in atto. Altrimenti che lascino e si occupino delle loro cose e non del bene pubblico. Giuseppe Longhin Capogruppo Lega Nord – Lega Lombarda