Parabiago saluta il professor Egidio Gianazza

“Apprendiamo la triste notizia della scomparsa del nostro benemerito Egidio, persona di estrema cultura che ha dato voce alla nostra comunità: ne elogiamo lo spirito di ricerca e la generosità, votata alla conoscenza”, ha scritto il sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi, alla notizia della scomparsa di Egidio Gianazza, classe 1923.

Professore, storico, scrittore e appassionato di storia locale e in particolare dei comuni dell’Altomilanese, Gianazza è stato professore di latino e greco al liceo Galilei di Legnano, successivamente ha insegnato latino e italiano al liceo Cavalleri di Parabiago.

Uomo molto riservato, non amava il palcoscenico, ma allo stesso tempo persona estremamente sensibile, rispettosa e a volte anche spiritosa. Gli si riconosce una mente da ricercatore nell'approccio all'indagine storica, tanto è vero che passava molto del suo tempo nei migliori archivi milanesi e locali per documentare i contenuti dei suoi libri.

Su Parabiago ha scritto molto: "Uomini e cose" - "La Battaglia di Parabiago" - "C’era una volta Parabiago" - "L’albergo del Nonno" - "Profilo storico di Villastanza e Villapia" - "Libero Ferrario, campione mondiale di ciclismo". Il suo sapere rimane impresso nei cuori di molti e stampato nei suoi libri come testimonianza importante per le giovani generazioni.

La Città di Parabiago, nel 2005, gli riconosce impegno e dedizione conferendogli la Benemerenza Civica sotto la guida della Giunta Garavaglia. L'attuale Sindaco Raffaele Cucchi lo ricorda a nome della comunità: "Apprendiamo la triste notizia della scomparsa del nostro Benemerito Egidio, persona di estrema cultura che ha dato voce alla nostra comunità: ne elogiamo lo spirito di ricerca e la generosità, votata alla conoscenza.  Persona che ha saputo infondere la propria conoscenza con semplicità ed efficacia, per questo non si potranno mai ringraziare compiutamente uomini come lui, che hanno scoperto il velo di secoli di Storia. Per la nostra Città è sicuramente una grande perdita, ma siamo certi che le sue orme non andranno perse perchè i suoi volumi storici e le sue 'opere scientifiche' rimarranno nella memoria nostra e futura.".