La Guardia di Finanza di Milano nell’ambito dell’Operazione Good Job ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare per bancarotta fraudolente, una in carcere e una agli arresti domiciliari, una a Roma e una a Milano.
I finanzieri del Gruppo Milano hanno eseguito 2 ordinanze di custodia
cautelare (di cui una in carcere ed una agli arresti domiciliari), emesse dal
Tribunale di Milano nei confronti di un professionista romano e di un
imprenditore lombardo, responsabili dei reati di bancarotta fraudolenta,
indebita compensazione e auto riciclaggio, emersi nel prosieguo delle
investigazioni relative al procedimento penale 10990/16, instaurato presso la
Procura meneghina.
Si tratta dell’epilogo di complesse investigazioni avviate nel febbraio
2016 che, nella prima fase avevano già condotto all’esecuzione, in data
17.10.2017, di cinque misure cautelari personali per associazione a delinquere
finalizzata ai reati di bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al
pagamento delle imposte e omesso versamento dell’IVA.
In particolare, i successivi accertamenti hanno fatto emergere un
aggravamento del dissesto di una delle società fallite, risultata debitrice
verso l’Erario per circa 9 milioni di euro, integralmente e indebitamente
compensati tramite l’impiego di fittizi crediti d’imposta.