In esecuzione di una Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Como, su richiesta della Procura della Repubblica di Como
I tre arrestati
si erano resi responsabili della violazione dell’art.12 commi 3-bis e 3-ter. b,
del D. Lgs. 25-7-1998 n. 286, per aver promosso, diretto ed organizzato
l’ingresso di più stranieri in altro Stato senza che questi ne fossero
cittadini o ne avessero il titolo.
Il
provvedimento restrittivo è giunto al termine di specifiche indagini avviate
nel 2017 dalle Fiamme Gialle di Como per contrastare il fenomeno della tratta
di esseri umani ed il traffico di migranti.
Nell’ambito
delle consuete attività di osservazione e perlustrazione dei valichi di confine
i finanzieri di Ponte Chiasso iniziavano infatti a monitorare il comportamento
di alcuni soggetti di nazionalità estera sospettati di favorire, dietro
compenso in denaro, l’uscita di migranti dal territorio nazionale per fare
ingresso illecitamente in Svizzera, sfruttandone lo status di sofferenza,
nonché la sudditanza emotiva, psicologica ed economica.
Le indagini,
effettuate in piena sinergia con le Autorità svizzere, avvalendosi della
collaborazione del Centro di Cooperazione di Polizia e Dogana di Chiasso,
confermavano l’esistenza di due gruppi di “passatori”,
il primo operante nella zona adiacente il valico di “Crociale dei Mulini” sito
nel territorio di Ronago ed il secondo nella zona boschiva limitrofa al valico
stradale di Ponte Chiasso.
A seguito
delle investigazioni, che consentivano di individuare anche rudimentali mappe
manoscritte dei percorsi da seguire, venivano iscritti nel registro degli
indagati 5 cittadini extracomunitari di cui 3 colpiti da Ordinanza di Custodia
Cautelare in carcere, rispettivamente di nazionalità maliana, gambiana e
tunisina.