Ho capito a Medjugorje di volere Lara

Giovanni Bernardini, lo stalker di Lara Comi (europarlamentare), ha dichiarato candidamente in aula di avere capito di volere l’europarlamentare durante un pellegrinaggio alla Madonna di Medjugorje

Durante l’udienza di giovedì 28 giugno il Bernardini, pur non negando le accuse che gli sono rivolte, ha dichiarato di non essere uno stalker, di non avere mai avuto intenti malevoli, ma che la sua era solamente una forte manifestazione di interesse volta a far capire alla Comi che le sue non erano proposte effimere.

Lui voleva conquistarla con mazzi di fiori, anelli e fedi nuziali, aveva addirittura prenotato la chiesa per il matrimonio e la martellava di messaggi anche dopo che il Pubblico ministero, che conduceva le indagini, gli aveva fatto cancellare il numero della europarlamentare.

L’uomo, che usava messenger per i suoi corteggiamenti ha già avuto un precedente simile nel 2010 con una ricercatrice che viveva in Inghilterra.

L’udienza si è conclusa con la decisione del giudice Valeria Recaneschi di disporre una nuova perizia psichiatrica sull’imputato per verificare la sua capacità di intendere e di volere.

Una prima relazione era già stata elaborata dallo psichiatra Nicola Poloni, che aveva concluso per la semi infermità del Bernardini e la perizia era confluita nella sentenza di patteggiamento del 7 dicembre.