Palizzi: SI APPROPRIAVANO DI INGENTI SOMME DI DANARO PUBBLICO: ARRESTATI DAI CARABINIERI
Procura della Repubblica di Locri
nota ufficiale
L’operazione denominata “Affare Comune”,
condotta dai Carabinieri ha portato all’arresto di 4 persone, tra cui il
Sindaco di Palizzi ed altri amministratori locali ed al deferimento in stato di
libertà di altri 21 soggetti coinvolti a vario titolo. Oltre 340mila euro le
somme sottratte indebitamente.
Nella mattinata
odierna, i Carabinieri della Compagnia di Bianco hanno eseguito 4 ordinanze di
custodia cautelare emesse dal Tribunale di Locri nei confronti di altrettanti
soggetti responsabili a vario titolo di numerosi reati contro la pubblica
amministrazione. In particolare, il provvedimento del Tribunale - in pieno
accordo con le risultanze investigative prodotte dalla Procura di Locri - ha
disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del sindaco
di Palizzi Arturo Walter SCERBO, del consigliere di maggioranza Antonino PROIETTO,
nonché di un altro consigliere di maggioranza in corso di rintraccio, e la
custodia in carcere nei confronti di Luigi PALUMBO, cl. ’78 da Brancaleone,
titolare del bar/ricevitoria “Plaza” di Palizzi, tutti responsabili a vario titolo
- con la complicità di altre 21 persone - della sottrazione di ingenti somme di
danaro per il tramite delle casse comunali palizzesi.
Pesanti
responsabilità pendono in capo ai pubblici amministratori destinatari dei
provvedimenti cautelari: abuso d’ufficio, peculato, concussione tentata, impiego di denaro di
provenienza illecita, corruzione-induzione indebita a dare o promettere utilità,
falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, tentata
truffa ai danni dello Stato sono i reati contestati.
È stimato in
circa 340mila euro il danno totale procurato all’Amministrazione mediante mandati
di pagamento ingiustificati indirizzati sia agli indagati che a terzi
compiacenti per prestazioni in realtà mai rese o a fronte di indennità non spettanti,
indebiti rimborsi per missioni, trasferte e pranzi, pagamenti in favore di
ditte compiacenti per lavori mai eseguiti, indebito utilizzo di INPS card
intestate a dipendenti occasionali del Comune oltre alla sottrazione e
distrazione di fondi dell’Unione Europea destinati al progetto “Life Caretta”,
di cui il Comune di Palizzi è stato capofila.
Le indagini
hanno permesso di accertare come, con il concorso di numerosi altri soggetti – tra
i quali in primis Palumbo Luigi – l’allora vice sindaco nonché dirigente Area Affari generali ed
economico-finanziaria del Comune di Palizzi, Davide PLUTINO (indagato ma non
destinatario della misura cautelare), sia riuscito ad appropriarsi indebitamente
di oltre 98mila euro, quasi interamente destinati al gioco d’azzardo online,
talvolta anche attraverso piattaforme di gioco illecite. Lo stesso, si è poi
dimesso dalla carica di vice sindaco e consigliere a seguito delle
perquisizioni effettuate dai militari dell’Arma il 12 ottobre 2016, presso la casa
comunale e le abitazioni di alcuni indagati.
Oltre 83mila euro, inoltre,
sono i fondi europei sottratti ed originariamente destinati a supporto del
Progetto “Life Caretta”, avente il Comune di Palizzi come capofila ed attivato a
seguito della costituzione del centro “Tartanet” a Brancaleone (RC), attivo nel
soccorso ed il recupero delle tartarughe marine ferite in tutto il litorale ionico,
nello stretto di Messina e Isole Eolie. L’ingente somma, infatti, è stata quasi
del tutto sottratta illecitamente mentre una parte residuale della stessa è
stata distratta per il pagamento di manifestazioni o eventi organizzati dal
Comune, ma del tutto estranei al progetto, come ad esempio il Palizzi International Film Festival,
evento che annualmente intrattiene la comunità palizzese e del comprensorio.
Altro tassello fondamentale
delle indagini è stato il riscontro di gravi illeciti nella gestione della cd.
“emergenza migranti”. A partire dal mese di marzo 2016 e fino al successivo
mese di dicembre, infatti, presso l’Ostello della Gioventù della frazione
montana di Pietrapennata, il Comune di Palizzi ha allestito un centro di
accoglienza migranti che ha ospitato complessivamente circa 100 extracomunitari
di varie nazionalità, approdati in Italia nei porti di Pozzallo e Reggio Calabria.
Il 5 maggio 2016, il sindaco
Scerbo era stato ospite in collegamento della trasmissione televisiva “Porta a
Porta”, durante la quale aveva elogiato l’operato della propria
Amministrazione, sensibile al tema dell’accoglienza, in accordo alle tradizioni
della comunità palizzese. In quella sede il sindaco, inoltre, aveva annunciato
il progetto di avviare una serie di iniziative a favore degli immigrati per
favorirne l’integrazione. Ebbene, a fronte di tutto ciò, le indagini dei
Carabinieri hanno permesso di acclarare come l’attività di accoglienza dei
migranti, in realtà, non è stata altro che uno strumento mediante il quale realizzare
illeciti interessi personali: l’Amministrazione comunale di Palizzi – a fronte
di un incarico formalizzato a favore di una cooperativa che in realtà non ha
mai svolto alcuna mansione – ha impiegato abusivamente in quel centro personale
mai contrattualizzato e mai retribuito (sono state contabilizzate e pagate,
illecitamente, solo le somme relative al carburante immesso nelle autovetture
private del suddetto personale) ed ha richiesto alla Prefettura di Reggio
Calabria il rimborso spese per circa 105mila euro a fronte di prestazioni solo
in parte eseguite per la gestione dell’emergenza migranti. Gli accertamenti
esperiti, però, hanno riscontrato come gli importi relativi a numerose fatture
prodotte a supporto dell’istanza siano stati artatamente “gonfiati” al fine di
trarne un ingiusto profitto. Ad esempio, il numero di pasti da fatturare per
gli immigrati non veniva stabilito in ragione delle reali necessità ma deciso a
tavolino, quantificato in misura sovrabbondante rispetto alle esigenze e
affidato direttamente ed arbitrariamente al “Ristorante Pizzeria Panificio
Proietto”, di cui è proprietario proprio il consigliere di maggioranza Antonino
Proietto.
Al termine delle operazioni,
i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare sono stati tradotti presso
le proprie abitazioni di residenza in regime di arresti domiciliari ad
eccezione di PALUMBO, associato alla Casa Circondariale di Locri.
Locri, 5 luglio 2018