“Il pentimento è autentico”: scarcerato Occhipinti della Banda della Uno bianca
Marino Occhipinti, l’ex poliziotto considerato un gregario della banda, che era all’ergastolo per avere ucciso una guardia giurata ed erano già anni che usciva per lavorare, ora è stato scarcerato.
È
considerato uno dei gregari della “Banda della Uno Bianca” ed è stato condannato
all’ergastolo per l’omicidio della guardia giurata Carlo Beccari, durante una
rapina ad una Coop nel bolognese.
Per
il Tribunale di Sorveglianza di Venezia l’ex poliziotto è cambiato, non è più
un uomo violento e senza scrupoli, come veniva descritto, ma il “percorso di
rivisitazione critica del suo passato” lo avrebbe portato al pentimento “autentico”
L’Occhipinti, ex vice-sovrintendente della squadra
narcotici trasformatosi in un criminale violento e senza scrupoli, sarebbe
diventato un esempio di come la pena, possa davvero essere utile a rieducare.
I firmatari del provvedimento, il
giudice Linda Arata e il presidente del Tribunale di Sorveglianza Giovanni
Maria Pavari ne sono convinti e quest’ultimo ha invitato più volte i familiari
delle vittime a incontrarlo per tentare un percorso di avvicinamento tra le
vittime e carnefici, senza ottenere riscontri.
La decisione del tribunale probabilmente avrà effetti
negativi sui parenti di chi ha perso la vita per mano di Occhipinti e dei
fratelli Savi: Roberto, Alberto (i due poliziotti) e Fabio.
Questa è una scelta senza precedenti perché l’ex vice
sovrintendente della Squadra Mobile è il primo dei membri della banda con le
mani sporche di sangue, a tornare libero mentre i componenti «minori» della
banda, Pietro Gugliotta e Luca Vallicelli, condannati a pene più lievi per non
aver partecipato agli omicidi, sono ormai liberi da anni.
Il percorso riabilitativo dell’ex vice-sovrintendente
è stato sempre controverso fin dal suo inizio nel 2010 con il permesso premio per
partecipare alla Via Crucis organizzata da Comunione e liberazione, solo poche
ore di permesso alle quali hanno fatto seguito tantissime polemiche.
Successivamente nel 2012 Occhipinti ottenne la
semilibertà con la possibilità di uscire dal carcere per lavorare al call
center della Usl di Padova e rientrare in cella alla sera.
Circa un anno fa l’ex vice sovrintendente ottenne un
permesso di una settimana per un campo sempre di Comunione e liberazione in Val
d’Aosta.