Delta del Po, Comitato No Polli

CIWF: “Stop a nuovi mega allevamenti di polli”

La notizia arriva da Help Consumatori: Siamo a Polesine Camerini, un piccolo paese di 700 abitanti che rischiano di dover convivere con 2 milioni e mezzo di polli allevanti in modo intensivo. Intorno al paese, spiega il CIWF, “saranno costruiti 4 allevamenti di polli, ognuno di 7-8 capannoni, che in totale produrranno 2,5 milioni di polli per ciclo (ogni 40 giorni circa). Il più vicino degli allevamenti si trova a soli 700 metri dal paese”.
Annamaria Pisapia, Direttrice di CIWF Italia Onlus: “Questi mega allevamenti, che costringono gli animali a trascorrere la loro breve vita ad altissime densità in capannoni chiusi, hanno anche un impatto pesantissimo sulle aree in cui sorgono. Confidiamo che il Ministro dell’Ambiente Costa e il Presidente della Regione Veneto Zaia prenderanno in considerazione il caso del Delta del Po, dove è urgente una profonda riflessione sul futuro dell’area. Sarebbe grave lasciare un territorio tanto prezioso in preda agli appetiti da far west dell’allevamento intensivo. Per questo chiediamo con una petizione uno stop immediato a ulteriori approvazioni per la costruzione di nuovi impianti.”
La solita storia che si ripete business contro ambiente: in tutta Italia è sempre la stessa storia.
Possibile non si riesca a trovare un punto d'equilibrio? Gli allevamenti servono perchè senza i costi della carne sarebbero molto alti, occorre però fare stare gli animali in ambienti sani e cercando di fornire una alimentazione corretta ma senza troppa chimica.
Se poi si mettono allevamenti giganteschi vicini ai centri urbani è chiaro che ci saranno lamentele e ricorsi.
Usare la logica e non guardare al dio denaro è impossibile, tenendo presente che si tratta di una zona Patrimonio dell’Unesco ?