Custodia cautelare per 8 funzionari pubblici del Comune di San Mauro Cilento
Otto funzionari pubblici e un imprenditore del salernitano sono ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di concussione, corruzione abuso d’ufficio e falso ideologico.
I Carabinieri della Compagnia di
Vallo della Lucania supportati dai militari del Comando Provinciale di Salerno
hanno eseguito le ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le
indagini preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania nei confronti di otto
funzionari e pubblici amministratori del Comune di San
Mauro Cilento, nonché di un imprenditore del salernitano, tutti a vario
titolo ritenuti responsabili dei reati di concussione, corruzione per atti
contrari ai doveri d'ufficio, abuso d'ufficio, turbata libertà degli incanti,
turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso ideologico in
atto pubblico.
Nei confronti di tutti gli indagati è stata applicata,
conformemente alla richiesta di questo Ufficio, la misura degli arresti
domiciliari.
La misura è stata disposta nei confronti del Sindaco e del
Vicesindaco, nonché di un Assessore, di due consiglieri comunali, del
segretario comunale e dei funzionari responsabili dell'Ufficio Tecnico e
dell'Ufficio Ragioneria del Comune e dell'amministratore di una ditta di
trasporti operante nel settore della raccolta dei rifiuti.
I provvedimenti adottati scaturiscono da una complessa
attività d'indagine avviata nel gennaio del 2016 e condotta dalla Stazione dei
Carabinieri di Pollica anche attraverso attività tecniche e intercettazioni.
La vicenda processuale è scaturita dalla denuncia del
Presidente di una cooperativa del luogo che ha dichiarato di avere subito
pressioni da parte Sindaco e del Responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune.
Dette "pressioni " ' - secondo quanto emerge - avvennero alla fine
del 2014 e furono poste in essere al fine di costringere la donna a rinunciare
al servizio di trasporto scolastico, già in precedenza affidato alla
cooperativa da lei presieduta, allo scopo di favorire una ditta diversa, a cui
l'incarico venne successivamente assegnato mediante una illecita procedura di
affidamento diretto del servizio,
Una volta riscontrata la natura
illecita della citata vicenda, le indagini sono state estese anche ad altri
settori dell'attività dell'Ente, consentendo di disvelare un quadro di gestione
familistico clientelare della cosa pubblica da parte dei predetti pubblici
amministratori e funzionari, attraverso la sistematica violazione delle norme
giuridiche che governano la gestione degli appalti e l'assegnazione degli
incarichi e dei pubblici servizi.
In particolare, oltre all'affidamento del servizio di trasporto scolastico, le vicende illecite emerse dalle indagini riguardano l'affidamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, l'acquisto di una macchina operatrice "pulisci spiaggia", l'affidamento del servizio di "ludoteca comunale" e ulteriori vicende relative alla nomina e all'assunzione di personale tecnico.
Particolarmente grave è la vicenda concernente l'affidamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, laddove viene in particolare contestato al Sindaco e ad un consigliere comunale di avere previamente concordato con l'imprenditore affidatario del servizio, modalità, condizioni economiche e termini dell'affidamento del servizio stesso dietro promessa - poi mantenuta - dell'assunzione di personale presso la ditta affidataria.