Igor VACLAVIC, mandato di arresto europeo

Norbert FEHER, alias Igor VACLAVIC

le condizioni della sua detenzione

 "La porta di ingresso è di metallo e si può chiudere dal posto di guardia - scrive il Carlino - Nella stanza c’è una sola finestra che si può aprire, ma è protetta da sbarre. Il letto è fissato alla parete e ha un materasso di spuma. Nel piccolo angolo toilette ci sono un wc, un lavabo, una doccia e uno specchio di plastica fissato al muro. L’armadio e le mensole sono fatte di un materiale molto solido, a prova di rottura".

Il Comando Generale Carabinieri comunica:

sabato 12 maggio p.v., alle ore 11:00, presso la “Sala Conferenze” della caserma dei Carabinieri di Corso della Giovecca nr. 110 a Ferrara, nel corso della quale i Comandanti Provinciali di Ferrara e Bologna illustreranno i dettagli del “Mandato di Arresto Europeo”, recentemente eseguito a carico di Norbert FEHER, alias Igor VACLAVIC, emesso dal Tribunale di Ferrara su richiesta del Procuratore Capo del capoluogo estense Dott.ssa Patrizia CASTALDINI.

La sua cattura fu molto tormentata e difficoltosa come tutti gli italiani ricordano e oltre alle vittime in Italia, ricordiamo il barista Davide Fabbri a Budrio, la guardia provinciale volontaria Valerio Verri a Portomaggiore, e forse pure la guardia giurata Salvatore Chianese, alle porte di Ravenna (2015).

Si narrava che si fosse rifugiato sott’acqua e respirasse con una cannuccia, prendeva mille precauzioni cambiando spesso schede telefoniche e aveva pure eliminato il profilo facebook per non farsi rintracciare.

I suoi contatti sul posto lo avevano certamente aiutato ad espatriare ma è stato rintracciato in Spagna a Saragozza il 15 dicembre 2017, dove fece altri tre morti di cui due agenti della Guardia Civil.

"La Spagna - aveva ricordato  il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato - non potrà non procedere per quanto riguarda i morti che ci sono verificati in quel Paese. Ci sarà la nostra richiesta di estradizione ma, come ovvio che sia, dovrà fare i conti per la tempistica con il fatto che la Spagna ha un procedimento penale per fatti gravissimi commessi in quel territorio".

La sua cattura fu molto tormentata e difficoltosa come tutti gli italiani ricordano e oltre alle vittime in Italia:

barista Davide Fabbri a Budrio, della guardia provinciale volontaria Valerio Verri a Portomaggiore, guardia giurata Salvatore Chianese, alle porte di Ravenna (2015)

Si narrava che si fosse rifugiato sott’acqua e respirasse con una cannuccia, prendeva mille precauzioni cambiando spesso schede telefoniche e aveva pure eliminato il profilo facebook per non farsi rintracciare.

I suoi contatti sul posto lo avevano certamente aiutato ad espatriare e rintracciato in Spagna a Saragozza il 15 dicembre 2017, dove fece altri tre morti di cui due agenti della Guardia Civil.

"La Spagna - aveva ricordato ieri il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato - non potrà non procedere per quanto riguarda i morti che ci sono verificati in quel Paese. Ci sarà la nostra richiesta di estradizione ma, come ovvio che sia, dovrà fare i conti per la tempistica con il fatto che la Spagna ha un procedimento penale per fatti gravissimi commessi in quel territorio".

La svolta c'è stata e domani saranno resi noti i dettagli nella  caserma dei Carabinieri di Corso della Giovecca nr. 110 a Ferrara, da parte dei Comandanti Provinciali di Ferrara e Bologna e del  Procuratore Capo del capoluogo estense Dott.ssa Patrizia CASTALDINI.