Gorla Maggiore, docente morsa da un ragno misterioso

L'insegnante di Gorla Maggiore, docente al liceo artistico don Milani di Venegono Inferiore, è stata morsa da un ragno alla vigilia dell’esame di Stato.

Domenica la reazione preoccupante, con la mano gonfia e la formazione di una vescicola segno di infezione: «Ma non potevo recarmi al Pronto soccorso, la mattina dopo avevo la Plenaria dell’esame di Stato come presidente di Commissione», spiega la donna, che racconta l’esperienza vissuta. «Ero seduta sul divano di casa e ho percepito una puntura sul lato della mano. La reazione immediata è stata quella di allontanare il piccolo ragno nero, che ho poi trovato morto per terra e che purtroppo non ho fotografato. L’indomani avevo un punto bianco che ho disinfettato con un medicinale cortisonico. Lunedi, dopo il lavoro in commssione, sono andata al Pronto soccorso di Tradate: la mano era gonfia, livida, dolorante e presentava una vescicola piena di pus. Dopo sette ore di attesa, cioè all’una di notte, sono stata visitata. Mi hanno prelevato il sangue e mi hanno medicato, rimandandomi al mercoledì successivo».

La situazione però peggiorava: «I valori ematici erano sballati a causa dell’infezione in corso. Avevo dolori diffusi e febbre alta che mi sono durati alcuni giorni». A una settimana dal morso misterioso, su consiglio del farmacista, l’insegnante si è decisa a telefonare al Niguarda, reparto anti veleni: «L’operatrice medica mi ha richiesto documentazione e fotografie dell’esame, mi ha tolto il cortisone e aggiunto una pomata topica. Discorrendo mi ha informata che negli stessi giorni al Pronto soccorso di Tradate si è presentato un altro paziente con lo stesso problema. Confrontando le ulcere si è evidenziato che il ragno Violino causa la stessa reazione che io ho avuto sulla mano…». A distanza di alcuni giorni la donna sta bene.