L’ex appuntato scelto di 52 anni che nel 2011 è stato arrestato dai suoi colleghi perché passava informazioni agli spacciatori nei boschi dovrà risarcire 100 mila euro all’arma per danno d’immagine
Il danno di immagine causato «dagli sconcertanti e reiterati fatti di
reato» posti in essere «nell’esercizio delle sue funzioni», all’epoca in cui
era operativo presso il Nucleo Radiomobile dei carabinieri di Busto Arsizio,
tra l’aprile 2010 e il 31 gennaio 2011 (data in cui fu arrestato dai suoi stessi
colleghi) hanno portato alla condanna di risarcimento.
La condanna inizialmente disposta in primo grado
dalla sezione giurisdizionale regionale per la Lombardia della Corte dei Conti
è stata confermata anche dai giudici della prima giurisdizionale Centrale
d’Appello (i giudici d’appello contabili) e ha portato al pignoramento della
somma che in precedenza era stata sottoposta a sequestro conservativo.
La Corte d’Appello di Milano aveva condannato
l’ex carabiniere a quattro anni di carcere per corruzione e concorso
nell’attività di spaccio di cocaina ed eroina.
La giustizia ha colpito duramente l’ex carabiniere,
che in sede penale era anche stato condannato a 20mila euro di multa e a
quattro anni di interdizione dai pubblici uffici.
L’ex appuntato scelto era stato condannato per
aver favorito diversi gruppi criminali di origine marocchina operanti sul
territorio coperto dalla compagnia bustocca e dediti allo spaccio, fornendo agli
spacciatori che operavano nei boschi informazioni preziose sulle operazioni
antidroga programmate da altre forze dell’ordine, in particolare a quelle del
commissariato di polizia di Gallarate.
Ad incastrare l’ex carabiniere sono state una
serie di intercettazioni telefoniche che hanno evidenziato come l’uomo in
cambio dei suoi favori riceveva somme di denaro che gli inquirenti hanno
stimato tra i 500 e i 2mila euro alla settimana.