Malpensa, incessante attività di Polizia

Continua, incessante e proficuo, il lavoro degli uomini dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Varese.

 

Espulsione a Malpensa nella prima metà di luglio, con accompagnamento presso la Frontiera di Malpensa, di  una donna ucraina, B.S.  nata il 12.12.1957 che in Italia ha  lavorato per due anni come badante in nero, con  precedenti per immigrazione clandestina.

L’attività è frenetica visti i numeri e i casi segnalati all’autorità giudiziaria sia per droga che per altri e vari reati, come  ad un  tunisino B.A. nato il 07.09.1980 al quale è stato rifiutato il permesso di soggiorno poiché disoccupato da oltre due anni e considerato soggetto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica Il medesimo infatti è  risultato  gravato da   precedenti penali e di polizia per minaccia, atti persecutori nei confronti del coniuge, percosse, lesioni personali, ,  inosservanza dei provvedimenti delle Autorità, oltraggio minaccia e violenza a P.U., ingiuria, porto d’armi o oggetti atti ad offendere, ubriachezza molesta e reati inerenti agli stupefacenti,  (fatti per i quali era già stato destinatario di un ammonimento del Questore  e di un divieto di avvicinamento e di  accesso alle aree urbane). Lo stesso è stato accompagnato al CPR di Bari dal quale  sarà riportato in Tunisia con il primo volo dedicato.

Inoltre  sono stati emessi 25 decreti di espulsione con ordine del Questore ad abbandonare il Territorio Nazionale entro sette giorni e 2 con la misura alternativa al trattenimento al C.P.R