Autostrade per l'Italia controllata da Altantia perde il 10% in borsa

le rassicurazione di Autostrade per l'Italia di poco tempo fa

Dopo l’incontro nel pomeriggio con i vertici della Regione Liguria e del Comune di Genova, raccolte le istanze delle istituzioni e delle comunità locali, la Direzione di Tronco di Genova - supportata dalle strutture tecniche centrali di Autostrade per l’Italia - è alacremente impegnata in queste ore a valutare le soluzioni migliori per ricostruire il viadotto nel minor tempo possibile in modo efficiente e sicuro. 
Messaggio apparso sul sito ufficiale di Autostrade per l'Italia.
Atlantia non è poca cosa, vediamo cosa controlla
Un colosso che gestisce molto:
Atlantia è un player globale presente nel settore delle infrastrutture autostradali ed aeroportuali, con 5.000 km di autostrade a pedaggio in Italia, Brasile, Cile, India e Polonia e la gestione degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino in Italia e i tre aeroporti di Nizza, Cannes-Mandelieu e Saint Tropez in Francia. (sito ufficiale)
L'eccellenza in ciascuna delle aree chiave del nostro settore fa di Atlantia un attore unico nel suo genere, fra i primi al mondo nella gestione di infrastrutture, grazie alla forte integrazione tra le nostre competenze e tutte le attività principali del Gruppo: dal finanziamento, progettazione e costruzione, alla gestione e manutenzione. Il nostro obiettivo è una mobilità sempre più sicura e più sostenibile, attraverso l'innovazione, la tecnologia e la capacità di investimento.

Giovanni Castellucci, Chief Executive Officer

 Lo stesso che dichiara di non sapere nulla dei problemi sulla sicurezza: “non mi risulta ma se lei ha della documentazione me la mandi. In ogni caso non è così, non mi risulta

Altro personaggio di spicco Stefano Marigliani, ha dichiarato all’Ansa che il crollo è “per noi qualcosa di inaspettato e imprevisto rispetto all’attività di monitoraggio che veniva fatta sul ponte. Nulla lasciava presagire” che potesse accadere. Secondo Marigliani “assolutamente non c’era nessun elemento per considerare il ponte pericoloso”. “Il ponte è una struttura dal punto di vista ingegneristico molto complesso: da qui la moltitudine di controlli”: ma “nulla è emerso che facesse presagire” questo.
Si tratta della Direzione di Tronco di Genova
Castellucci al Secolo XIX il 28 maggio scorso aveva dichiarato pure: " riteniamo che prima di tutto venga la sicurezza. Alla fine di questo intervento di manutenzione straordinaria Genova avrà un’opera rinnovata”, era la risposta al giornalista che chiedeva sui 20 milioni dell'ultimo intervento.
Sappiamo come è andata a finire: molto lavoro per la procura e speriamo giustizia in tempi umani