In Via dei Mille la tensione rimane molto alta e si parla di dieci allontanamenti

in via dei mille sale la tensione per l'imminente allontanamento di dieci migranti ordinato dal Prefetto in seguito al respingimento delle domande di riconoscimento  dello stato di richiedente asilo È in arrivo una comunicazione del Prefetto Giorgio Zanzi che prevede l’allontanamento dalla struttura dell’ex palazzina Enel di 10 dei 218 migranti ospitati. La situazione diventa ancora più tesa e i giovani migranti minacciano nuove iniziative di protesta e si dichiarano tut...

in via dei mille sale la tensione per l'imminente allontanamento di dieci migranti ordinato dal Prefetto in seguito al respingimento delle domande di riconoscimento  dello stato di richiedente asilo

È in arrivo una comunicazione del Prefetto Giorgio Zanzi che prevede l’allontanamento dalla struttura dell’ex palazzina Enel di 10 dei 218 migranti ospitati. La situazione diventa ancora più tesa e i giovani migranti minacciano nuove iniziative di protesta e si dichiarano tutti d’accordo (??) ad opporsi alla decisione del prefetto: o via tutti o nessuno. La decisione del Prefetti arriva perché gli interessati avevano “assunto atteggiamenti non alla convivenza” e anche perché la commissione ha bocciato la loro richiesta sullo stato di rifugiato. La nuova cabina di comando che si è formata all’interno della palazzina è pronta a convincere, o forzare, gli altri ospiti a protestare e opporsi alle decisioni del prefetto. Il prefetto a sua volta chiarisce che non ci sono margini di trattativa, fatta salva la possibilità di opporsi contro la decisione negativa della commissione. Le decisioni della commissione, anche se con paurosi ritardi stanno arrivando e le relative decisioni di allontanamento sono la prima conseguenza pratica. Prima o poi arriverà la decisione per tutti i migranti ospitati nelle strutture della provincia e pochissimi vedranno accolta la loro richiesta e quindi uno ad uno verranno allontanati e verranno emessi i decreti di espulsione (anche se poi non verranno eseguiti e si creerà una massa di disperati disposti a tutto). In via dei mille nel frattempo continua l pressione della cabina di regia per l’ottenimento dei documenti di identità di cui comunque nella stragrande maggioranza non hanno diritto. I giovani migranti hanno realizzato chiaramente che per la maggior parte di loro non vi sono prospettive nel futuro se non quella dei decreti di espulsione che gli faranno perdere vitto e alloggio e li costringeranno alla clandestinità. La scelta di raggruppare in strutture comuni grandi numeri di giovani migranti porta a creare all’interno gerarchie e catene di comando che alla fine possono portare a problemi molto difficili da risolvere, anche se sembra che l politica sia solo quella di mettere delle toppe senza nemmeno provarci a risolvere qualcosa. Busto Arsizio 26 luglio 2017 Fabrizio Sbardella