Lunedì 29 gennaio prende il via il Festival BAClassica

Lunedì 29 gennaio prende il via il iniziativa realizzata dall’Associazione Musicale G. Rossini, in collaborazione con il Comune di Busto Arsizio e il patrocinio della Regione Lombardia. L’iniziativa si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario dell’Associazione, fondata nel 1918 da Ariodante Coggi, primo violino del Teatro alla Scala di Milano sotto la direzione di Arturo Toscanini. Il Festival si sviluppa nell'arco di una settimana con concerti e i...

Lunedì 29 gennaio prende il via il iniziativa realizzata dall’Associazione Musicale G. Rossini, in collaborazione con il Comune di Busto Arsizio e il patrocinio della Regione Lombardia. L’iniziativa si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario dell’Associazione, fondata nel 1918 da Ariodante Coggi, primo violino del Teatro alla Scala di Milano sotto la direzione di Arturo Toscanini. Il Festival si sviluppa nell'arco di una settimana con concerti e incontri con alcuni tra i più celebri interpreti internazionali: l’intenzione è quella di offrire momenti in cui il pubblico e gli artisti possano avvicinarsi in una dimensione dialogica e divulgativa per un arricchimento reciproco. Con queste premesse il sottotitolo della rassegna non poteva che essere "Dialoghi musicali": dialogo non solo tra ascoltatori e interpreti - tutti i concerti saranno introdotti o commentati dagli artisti stessi – ma anche tra generi (classica e jazz con Bahrami-Rea), tra uomo e tecnologia (Prosseda e il robot TeoTronico), tra culture (Ashkar, palestinese, ha fondato un’orchestra a Nazareth dove collaborano armoniosamente arabi, cristiani ed ebrei), tra musicisti (il repertorio da camera nelle formazioni proposte da Baglini-Chiesa-Rimonda) e con i giovani (gli incontri nelle scuole cittadine). Il primo concerto della rassegna vedrà sul palco del teatro Sociale Ramin Bahrami e Danilo Rea: “Bach is in the air”, questo il titolo, nasce da un piccolo miracolo, l’incontro tra Ramin Bahrami, sommo interprete bachiano, e Danilo Rea, pianista improvvisatore con alle spalle un passato di studi classici, che intuisce ancor prima che questo miracolo accada, la genialità di poterlo realizzare. Ma la cosa più incredibile è che per la prima volta nella storia della musica, attraverso l’improvvisazione, Danilo rivoluziona e crea un intreccio insolubile con le versioni originali di Bach-Bahrami. Un progetto che rappresenta un unicum inimitabile: la specializzazione di Bahrami insieme all’estro e alla fantasia, mai fini a se stessi, di Rea. Una rivisitazione che non intende certo tradirne il messaggio – Bach sa difendersi da solo-, ma semmai di coglierne lo spirito contemporaneo e gettare un ponte verso orecchie abituate diversamente, che negli intendimenti del duo servirà solo a dare ulteriore diffusione a questo gigante, che a tre secoli di distanza mantiene tutta la sua attualità. Il concerto sarà preceduto da un’intervista a Ramin Bahrami condotta dal giornalista bustocco Angelo Lorenzo Crespi sul tema della musica come linguaggio universale per tutti i popoli.