Carrefour ritira formaggio TALEGGIO D.O.P. Terre d'Italia Casarrigoni

COMUNICATO STAMPA
Carrefour ritira formaggio TALEGGIO D.O.P. Terre d'Italia Casarrigoni per presenza di Listeria Monocytogens in uno specifico lotto   La catena di supermercati Carrefour ha pubblicato online un avviso per il richiamo del formaggio TALEGGIO D.O.P. della marca Terre d'Italia Casarrigoni. Il ritiro riguarda esclusivamente il lotto 75087 con scadenza il 27/04/2017 (codice EAN 8012666504862). Il formaggio è stato richiamato dagli scaffali pe...

COMUNICATO STAMPA

Carrefour ritira formaggio TALEGGIO D.O.P. Terre d'Italia Casarrigoni per presenza di Listeria Monocytogens in uno specifico lotto   La catena di supermercati Carrefour ha pubblicato online un avviso per il richiamo del formaggio TALEGGIO D.O.P. della marca Terre d'Italia Casarrigoni. Il ritiro riguarda esclusivamente il lotto 75087 con scadenza il 27/04/2017 (codice EAN 8012666504862). Il formaggio è stato richiamato dagli scaffali per la possibile presenza di Listeria Monocytogens. Giovanni D'Agata, presidente dello “”, associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, invita gli acquirenti a non consumare il prodotto e a restituire le confezioni ai punti vendita che provvederanno al rimborso. Tutta questa preoccupazione per la salute dei consumatori deriva dalla Listeria che comprende sei specie, ma la maggior parte dei casi di malattia umana sono dovuti a Listeria monocytogenes. Questo batterio può infettare numerose specie animali, selvatiche e domestiche, tra cui pecore, capre, bovini e molti uccelli, che una volta guariti possono rimanere portatori asintomatici e continuare ad eliminare Listeria monocytogenes con le feci e con il latte. Nell’uomo provoca meningoencefeliti e setticemia ed è molto pericolosa se contratta in gravidanza, poiché, specie nei primi mesi, può causare aborti. Bisogna comunque ricordare che la maggior parte dei casi di malattia si manifesta in individui immunocompromessi, come trapiantati, tossicodipendenti e sieropositivi o in persone anziane, infatti il 56% delle infezioni da Listeria ha interessato persone di età superiore ai 65 anni.La sua pericolosità risiede nel fatto che esso è in grado di sopravvivere e moltiplicarsi anche in condizioni ambientali sfavorevoli per altri patogeni (fino a pH 5,0 , concentrazioni di NaCl fino al 10% e temperature di +2/+4° C), rendendolo una minaccia soprattutto per i prodotti Ready to Eat. Inoltre produce rapidamente un biofilm protettivo che gli permette di persistere negli stabilimenti di produzione di alimenti per ben 10 anni. Un aspetto critico relativo al controllo di Listeria lungo le filiere produttive, e quindi anche dei formaggi, è la sua ubiquitarietà, che rende difficile la sua eliminazione dai caseifici. Numerose sono le nicchie adatte alla sua sopravvivenza. Nel caso dei formaggi, le possibilità di contaminazione ambientale dipendono da vari fattori, tra cui le caratteristiche chimico-fisiche della crosta, la cui microflora è indispensabile per la maturazione e la caratterizzazione dei prodotti ma può anche favorire od inibire l’insediamento di Listeria monocytogenes. Studi precedenti hanno dimostrato che la pulitura della crosta può portare ad esiti contraddittori in quanto potrebbe provocare la contaminazione crociata tra lotti diversi di prodotto. Inoltre l’eliminazione di una flora saprofita competitiva potrebbe determinare un aumento del rischio di ricontaminazione da parte di microrganismi ubiquitari ed opportunisti come la stessa Listeria monocytogenes. Trattandosi quindi di un problema rilevante, la catena ha avviato anche una campagna di richiamo avvisando i clienti anche in rete. Lecce, 12 aprile 2017                                                                                                                                                                                              Giovanni D’AGATA