Conapo:Vigili del Fuoco assistono inermi agli ambigui atteggiamenti della classe politica
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- 07 febbraio 2017 Area Malpensa Sindacato
Segreteria Generale Roma, 4 Febbraio 2017 Vico del Fiore, 21/23 - 54011 - Aulla (MS) Tel. 0187-421814 - Fax 06-98380115 Cell. 329-0692863 e-mail: nazionale@conapo.it sito internet www.conapo.it Prot. n. 31/17 e, p.c. Oggetto: Gestione emergenze di Protezione Civile e Vigili del Fuoco – una sola parola: vergogna ! Ancora una volta di fronte all’ennesima tragedia che ha colpito il nostro Paese, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco assiste inerme agli ambigui atteggiamenti della classe politi...
Segreteria Generale Roma, 4 Febbraio 2017 Vico del Fiore, 21/23 - 54011 - Aulla (MS) Tel. 0187-421814 - Fax 06-98380115 Cell. 329-0692863 e-mail: nazionale@conapo.it sito internet www.conapo.it Prot. n. 31/17 e, p.c. Oggetto: Gestione emergenze di Protezione Civile e Vigili del Fuoco – una sola parola: vergogna ! Ancora una volta di fronte all’ennesima tragedia che ha colpito il nostro Paese, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco assiste inerme agli ambigui atteggiamenti della classe politica e di alcuni dirigenti dei Vigili del Fuoco . Una classe attualmente allo sbando nel gestire il soccorso pubblico, incapace di gestire situazioni emergenziali e di capire la continua evoluzione dei fenomeni che si susseguono. Vogliamo gridare la nostra ribellione all’apatia ed alla inconcludenza di quei dirigenti che confondono scelte responsabili e giuste con l’interesse a non disturbare il potere costituito, anche se va detto che, per fortuna, molti dirigenti non sono cosi ! Gli esempi del sisma 2016 e dell’emergenza neve dell’inizio 2017 hanno riportato alla luce problematiche ataviche, per noi già note, connesse alla catena emergenziale oggi in mano alla Protezione Civile. Protezione Civile, vale la pena ricordarlo, costituita da professionisti del soccorso e volontari che vengono chiamati a fronteggiare insieme la generica emergenza . Unità operative che vengono fatte confluire nel luogo del soccorso urgente alla popolazione e che si ritrovano puntualmente sul sinistro, ma senza un minimo di pianificazione, senza aver mai espletato congiuntamente esercitazioni comuni e prove tecniche emergenziali in tempi non sospetti, senza che gli uni conoscano l’affidabilità degli altri. Ci vorrebbe un libro intero per descrivere i tanti errori che si sono registrati in quest’ultimo periodo ma ne descriveremo solo alcuni molto evidenti : 1) Abbiamo definito la Protezione Civile come il vertice della catena emergenziale composta da unità operative appartenenti agli organi primari che concorrono al soccorso e cioè Vigili del Fuoco, Forze Armate, Forze di Polizia, ecc. ai quali si aggiungono infine i volontari della Protezione Civile. E’ indispensabile ribadire che gli unici titolari del soccorso tecnico urgente in fase di calamità sono i Vigili del fuoco. I Vigili del Fuoco , sono i soccorritori professionisti per volontà delle Leggi dello Stato, non perché autoreferenziati. Ebbene in quanto tali non possono essere subordinati ad altri. Ad essi spetta la cabina di regia di qualunque emergenza che richieda il soccorso tecnico urgente sino a che ci sono vite da salvare. Ad essi spetta il coordinamento esperto e razionale delle Al Ministro dell’Interno On. Marco Minniti Al Vice Ministro dell’ Interno On. Filippo Bubbico Al Sottosegretario di Stato per l’ Interno On. Gianpiero Bocci Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Prefetto Bruno Frattasi Al Capo del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco Dott. Ing. Gioacchino Giomi Al Presidente della Repubblica Italiana Prof. Sergio Mattarella Al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Paolo Gentiloni Silveri A tutti i Ministri della Repubblica A tutti i Parlamentari della Repubblica Pag. 2/2 operazioni di soccorso altrimenti si va nella direzione del caos. Quei dirigenti all’ interno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che abiurano questa funzione alla prima richiesta politica o alla prima richiesta della Protezione Civile o in nome dei risparmi di spesa cambino lavoro ! 2) Altro gravissimo errore deriva dal numero dei soccorritori chiamati ad operare. Una cosa è affrontare una situazione emergenziale con pochi uomini e pochi mezzi e un’altra cosa è fronteggiarla con un numero adeguato. Se alla tragedia di Rigopiano invece di puntare su uno sparuto gruppo di vigili del fuoco (lasciati operare per giorni a mano in condizioni logistiche da terzo mondo, senza l’ausilio di mezzi meccanici e senza vestiario idoneo) si fosse subito risposto con una massiccia presenza di professionisti del soccorso (vigili del fuoco), di mezzi meccanici speciali adatti alla situazione in atto, con un supporto logistico adeguato e con dotazioni di vestiario più adatte, probabilmente le operazioni di ritrovamento sarebbero state molto, ma molto più veloci. Chi doveva dare tale segnale ? Chi doveva capire l’evoluzione di una tale tragedia in atto? Chi doveva assumersi la responsabilità di potenziare il contingente inviato sul posto ? Chi doveva studiare il problema e non l’ha fatto ? Chi aveva il dovere di inviare più professionisti del soccorso e non l’ha fatto pensando al risparmio di risorse o al monito del politico ? Di certo sappiamo che gli uomini che erano li sin dal primo momento hanno chiesto rinforzi, hanno chiesto mezzi meccanici per velocizzare le operazioni di accesso e ricerca, hanno chiesto l’installazione di torri faro per operare di notte come di giorno, ma per giorni non è arrivato nulla e nella notte tra il 21 e il 22 gennaio a Rigopiano c’erano solo 25 pompieri a scavare, lasciati in condizioni logistiche vergognose. Eppure il governo e i vertici del Corpo erano sul posto con il Vice Ministro Bubbico accompagnato dal Direttore Centrale per l’Emergenza dei Vigili del Fuoco. 3) E poi ora che sono stati estratti gli ultimi corpi dalla struttura sommersa dalla neve cosa succederà? Cosa resterà dell’esperienza acquisita ? Cosa faranno i vigili del fuoco una volta smobilitate le attrezzature ? Nulla, perché le indagini tese a capire quello che è realmente accaduto saranno affidate ad altri Enti, ad altri soggetti che magari con l’emergenza non hanno nulla a che fare, e tutto questo a causa della gravissima situazione della formazione su questo settore determinata dalla scarsa attenzione che il alcuni alti dirigenti danno alla formazione di materia di Polizia Giudiziaria e Pubblica Sicurezza. Potremmo continuare ad elencare altri aspetti negativi della risposta data alla calamità dal sistema di Protezione Civile nel ricordo delle tante vittime e del duro lavoro compiuto dai soccorritori per salvare vite umane e per recuperare i corpi delle vittime. Si sente sempre parlare di dover riformare la Protezione Civile ma nessuna menzione dell’unica cosa che conta: capire che le vite umane si salvano solo se si è nelle condizioni di far intervenire subito il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nei modi , nei tempi e nelle misure adeguate perché si tratta di “soccorso pubblico” alla vita umana di competenza del Ministro dell’ Interno nella sua qualità di autorità nazionale di Pubblica Sicurezza. Relegarla alla sfera della Protezione Civile equivale a rallentarne i tempi e l’efficacia, fondamentali in questi casi. I Vigili del Fuoco hanno 77 anni di esperienza su campo sempre dimostrata ! Cogliamo l’occasione per ribadire la necessità di rivedere le norme ingiuste e non trasparenti che oggi regolano le promozioni a dirigente affinché si dia più peso a chi merita davvero ai fini del soccorso ai cittadini e meno ai dirigenti “YES MAN” che stanno affossando il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sull’altare del Ministero dell’ Economia e sull’altare delle pressioni politiche derivanti dagli enti di volontariato che sgomitano per apparire in detti scenari. In sintesi sono delineate criticità e problematiche del C.N.VV.F che pongono in evidenza la condizione di latitanza (che ci auguriamo non sia voluta in favore di altri enti) al vertice della nostra Amministrazione, evidentemente incapace di rappresentare in tutti i contesti, compresi quelli politici e nelle sedi di Governo competenti, sia le necessità dell’organizzazione del soccorso alle vite umane, sia le giuste aspettative del personale stesso trattato come un Corpo di serie B! I Vigili del Fuoco del CONAPO protesteranno a piazza Montecitorio il 16 febbraio p.v. anche per questi motivi ! Distinti saluti. Il Segretario Generale CONAPO Sindacato Autonomo VVF I.A. Antonio Brizzi firma digitale