Coisp,lecito avere dubbi su alcuni che chiedono aiuto
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- 07 maggio 2016 Area Malpensa Sindacato
Alla cortese attenzione degli organi di stampa e delle testate giornalistiche COMUNICATO STAMPA DEL 04 MAGGIO 2016 Oggetto: Immigrazione, dopo l'ennesima protesta per il cibo, stavolta a Reggio Emilia, il Coisp critico: “Avere seri dubbi sull'onestà di alcuni che chiedono aiuto è perfettamente lecito, e noi lo sappiamo perché ne vediamo troppi che delinquono” “Se chi dice di fuggire da fame carestie e guerre getta via il cibo che gli viene offerto dimostra la stessa assai probabile disonestà ...
Alla cortese attenzione degli organi di stampa e delle testate giornalistiche COMUNICATO STAMPA DEL 04 MAGGIO 2016 Oggetto: Immigrazione, dopo l'ennesima protesta per il cibo, stavolta a Reggio Emilia, il Coisp critico: “Avere seri dubbi sull'onestà di alcuni che chiedono aiuto è perfettamente lecito, e noi lo sappiamo perché ne vediamo troppi che delinquono” “Se chi dice di fuggire da fame carestie e guerre getta via il cibo che gli viene offerto dimostra la stessa assai probabile disonestà di chi aggredisce le Forze dell'Ordine di un Paese che lo ospita o commette qualsiasi altro tipo di reato in quella che dovrebbe essere la sua ‘nuova casa'. Porsi dei seri dubbi sulla bontà di una richiesta di aiuto è perfettamente lecito se chi l'avanza l'accompagna da violenza, prepotenza, arroganza, menefreghismo assoluto per la legge e per ogni regola del vivere civile. Porsi dei seri dubbi sull'intera gestione di un fenomeno che sta fornendo una cura peggiore del male sarebbe importante, invece, per migliorare le cose e perché non si debba assistere alla clamorosa e ingiusta violazione dei diritti di tutti, al di là delle ipocrite crociate mediatiche scoppiate su una fotografia. Perché potersi sfamare è un diritto anche dei tanti italiani che vivono per la strada e davanti ai quali non è tollerabile vedere il cibo servito agli immigrati gettato via. Forse alcune blasonate testate giornalistiche potrebbero pensare di approfondire seriamente questioni di non poco conto che dimostrano quanto fallimentare sia il sistema dell'accoglienza con tutte le sue regole invece che dedicare i propri titoli a insulse campagne totalmente infondate sul presunto razzismo di qualcuno. Spacciare per accoglienza la sola volontà di ‘incamerare' immigrati senza avere la minima seria possibilità o progettualità nel senso di una vera integrazione che possa portare beneficio a tutti, a chi ospita proprio come a chi viene ospitato, è da incompetenti e da irresponsabili. Questo modo dilettantesco di fare ci costringe a sopportare sulle nostre spalle, come fosse un solo problema di sicurezza, il malessere diffuso e generalizzato che travolge tutto e tutti rispetto al tema dell'immigrazione. Così un Questore deve dedicare la sua giornata a sedare una rivolta per la pasta scotta invece che gestire la Questura, i Poliziotti in turno di volante devono correre di qua e di là per limitare i danni delle proteste invece che fare controllo del territorio, i carabinieri devono schivare i morsi durante le risse fra immigrati e tentare di sottrarsi al linciaggio mediatico che in questo Paese è ovvio solo per chi porta la divisa”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo che a Reggio Emilia si è registrata l'ennesima protesta di profughi per la tipologia del cibo servito loro. Per questo motivo una cinquantina di profughi tra i 760 ospitati a Reggio Emilia e provincia mercoledì scorso ha inscenato una vivace protesta all'interno dell'atrio della Questura. I richiedenti asilo hanno lamentato il fatto che i cibi serviti in mensa sarebbero stati scotti e causa di problemi gastrointestinali per alcuni di loro. La protesta è rientrata dopo un incontro tra i rappresentanti dei profughi e il Questore. La mensa a cui vengono indirizzati i richiedenti asilo “Il Locomotore” è aperta al pubblico e non ha mai avuto problemi simili. I responsabili della stessa mensa hanno annunciato poi che un giorno alla settimana il menù verrà integrato con portate tipiche dell'Africa e del Pakistan. Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione