Agente precipitato, il Coisp: “Urgono norme che ci tutelino

Agente precipitato, il Coisp: “Urgono norme che ci tutelino tenendo conto della specificità del nostro lavoro. Bene le proposte   di legge, ma non si può sempre attendere la tragedia perché se ne parli”
  “Viviamo con enorme apprensione l’ennesima drammatica notizia del grave incidente di cui  è stato vittima il collega precipitato nel vuoto mentre era in servizio. Esprimiamo la massima solidarietà a lui ed alla sua famiglia, pregando che tut...

Agente precipitato, il Coisp: “Urgono norme che ci tutelino tenendo conto della specificità del nostro lavoro. Bene le proposte   di legge, ma non si può sempre attendere la tragedia perché se ne parli”   “Viviamo con enorme apprensione l’ennesima drammatica notizia del grave incidente di cui  è stato vittima il collega precipitato nel vuoto mentre era in servizio. Esprimiamo la massima solidarietà a lui ed alla sua famiglia, pregando che tutto vada nella maniera migliore.      Ma questa, purtroppo, è l’ennesima terribile occasione per tornare a rilevare quanto poco o nulla significhi, ancora, la parola specificità quando si parla del lavoro del personale del Comparto Sicurezza. L’ennesima occasione per rilevare, purtroppo, come ogni volta che avviene la tragedia si riaccendono le voci, più o meno fondate e di buona fede, a proposito della necessità di creare  un sistema normativo che ci consenta di essere veramente tutelati nell’espletamento di un lavoro unico, che porta con sé rischi e conseguenze che non riguardano alcun altro lavoro. Bene, per carità,  le tante proposte di legge di cui stiamo sentendo e leggendo in questi giorni, ma non si può    e non si deve aspettare che un Poliziotto perda una mano o che un altro precipiti da un tetto  per ricordarsi che esistiamo e lavoriamo senza mezzi adeguati e soprattutto quasi senza tutele”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia,    dopo l’ultima notizia del grave incidente che ha coinvolto un Poliziotto rimasto ferito ieri durante    lo sgombero di una palazzina abusivamente occupata in largo Loria a Roma, e finito in prognosi riservata ricoverato in terapia intensiva. Gli Agenti erano intervenuti per sgomberare la palazzina:  durante il sopralluogo il poliziotto stava camminando su una grata quando quest’ultima ha ceduto     e l’uomo è precipitato, procurandosi diverse fratture e ferite. Di poche settimane fa, invece,  l’altra gravissima notizia dell’artificiere che ha perso una mano a causa dello scoppio di un ordigno   a Firenze, e che ha rischiato di doversi pagare le cure specialistiche e la protesi della mano,  se non fosse stato per il pronto intervento del Dipartimento di Pubblica Sicurezza che gli ha garantito  la totale copertura delle spese mediche. “Ma non è concepibile che le nostre sorti siano affidate a singole iniziative di solidarietà - commenta Maccari -. Delle migliaia di Operatori della Sicurezza in tutta Italia, un numero inimmaginabile                              per i non addetti ai lavori subisce quotidianamente gravi conseguenze a causa del servizio svolto.                      Gli incidenti, di ogni tipo, sono all’ordine del giorno per noi. Conseguenze di ogni genere, da quelle fisiche a quelle psicologiche a quelle economiche a quelle familiari e personali. Si tratta di circostanze                          cui nessun altro lavoratore è esposto, ed ecco cosa significa ‘specificità’ del nostro lavoro,                                        ed ecco perché le medesime regole non possono valere per tutti, perché giustizia vuol dire gestire                in maniera diversa situazioni diverse”. “Auspichiamo che davvero i tanti interventi suggeriti da diversi esponenti della Politica al verificarsi                    di terribili incidenti di servizio possano diventare presto realtà -conclude il Segretario Generale del Coisp-, senza dover attendere l’ennesima ‘ordinaria’ sciagura e nuove inconsistenti promesse”.