Murales a Somma, voglia espressiva di "ragazzi"

In questi giorni si è discusso molto su come, dove e quando poter esprimere la propria arte e la propria espressività. Su questo argomento vorrei fare delle precisazioni importanti:   "1) L'evento in Via Fuser è frutto di un percorso a tema con il quale si è cercato di coniugare la voglia espressiva di "ragazzi" (entro spazi limitati e precisi), la riqualificazione di un area fatiscente e la commemorazione di un evento tragico come la scomparsa del povero Edo (Syrio).   2) I...

In questi giorni si è discusso molto su come, dove e quando poter esprimere la propria arte e la propria espressività. Su questo argomento vorrei fare delle precisazioni importanti:   "1) L'evento in Via Fuser è frutto di un percorso a tema con il quale si è cercato di coniugare la voglia espressiva di "ragazzi" (entro spazi limitati e precisi), la riqualificazione di un area fatiscente e la commemorazione di un evento tragico come la scomparsa del povero Edo (Syrio).   2) I criteri e le modalità sono state equiparate a quelle del passato e riferite ad altri eventi simili (2006/2007 muro campo Sportivo Pedroni) 2011 (sotto passo ferroviario)   3) L'impegno economico dell'ente è stato minimo (rasatura di parte delle sporgenze del muro già preventivate in un'eventuale tinteggiatura)    4)L'invito di artisti quotati (che NON escludiamo in futuro) avrebbe comportato costi differenti.(come successo nel bilancio partecipato si era messo come proposta un murales di Ravo costo stimato 30.000 euro)    5) Ultimo aspetto la tematica scelta richiama l'eco sostenibilità in relazione alla completa ristrutturazione di tutta l'area ex inapli.   6) L'amministrazione resta naturalmente a disposizione, per poter discutere, qualora un'altra associazione volesse recuperare un'ulteriore area della nostra splendida città.    Invitiamo tutti a fine riqualificazione ad apprezzare l'opera nel complesso e nella sua interezza Questo e' quanto ci scrive e precisa l'Ass. Edoardo Piantanida, sulla questione writer sommesi. Se non ricordiamo male però, ed e' bene precisarlo, il Quartiere Castello aveva bocciato l'eventualità di utilizzare un grande artista come Ravo, di una grande famiglia di artisti : "Andrea Ravo Mattoni  nasce a Varese nel 1981 in una famiglia legata al mondo dell’arte.  Il padre, Carlo Matto ni, è stato un artista di arte concettuale e comportamentale, illustratore e grafico; lo zio Alberto, noto come Matal, è stato illustratore e creatore del personaggio Lillibeth; il nonno Giovanni Italo, pittore, è stato l’illustratore delle figurine Liebig e Lavazza.", come riporta la sua biografia. Il costo ipotizzato di 30.000 forse e' un tantino alto se non all'interno di un percorso particolarmente importante a livello turistico! L'opera poi sarebbe stata realizzata, così ci dicono fonti locali, su un muro di un palazzo privato per cui serviva anche la famosa "paesaggistica" oltre all'assenso del privato. Nonostante la bocciatura, l'intenzione di riproporre un artista quotato sembra aleggi ancora nell'Amministrazione, a giudicare da quanto riporta l'assessore: i murales sono certamente il fiore all'occhiello di una certa cultura "sinistrosa", bacino elettorale dell'Amministrazione attuale... redazione Varese Press