Lucia, una delle tante persone che vivono si può dire stabilmente a questo punto, a Malpensa. A differenza di altri, non sembra neanche una senzatetto abbandonata da tutto e tutti. Arriva dalla Svizzera e si e' rifugiata in aeroporto non avendo nessuno alle spalle. Parla bene l'italiano e scrive bene, usando pure i congiuntivi, cosa non comune da noi... Ha avuto problemi con la sua famiglia, ha perso il lavoro e all'improvviso si e' trovata da sola. Non ha voluto essere ripresa in volto ne' registrata, ma mi ha consegnato uno scritto di suo pugno che testimonia la solitudine ma anche la profondità delle sue riflessioni, la sua sofferenza ma anche il realismo che la contraddistingue da altri nella sua stessa condizione. Mi chiedo e vi chiedo, possibile che non ci sia una opportunità di rinascita, di una nuova vita per chi e' in difficoltà ? Lo stato dove e'? Nessuno di noi può aiutarla? La sua famiglia se ne e' dimenticata? I suoi figli non pensano che abbia bisogno? Tanti sono gli interrogativi, ma le persone passano, guardano frettolosamente e magari giudicano senza sapere chi sono le persone al loro fianco, nell'appartamento sotto, o nella stessa via. Il nostro mondo " normale" fatto di sms, internet, rapporti superficiali e spesso volutamente tali. Pensare pesa e potrebbe danneggiarci, perche' parlare e ascoltare non e' semplice vuole dire avere carattere, personalità, guardarsi allo specchio e metterci in discussione; meglio le stupidaggini che girano sui social, i video spiritosi, le battutine leggere. Pensare non e' da tutti. Giuseppe Criseo Varese Press