Treni, tariffe e algoritmo sbagliato: Regioni pronte ad accordo

I pendolari hanno diritto ad avere tariffe giuste. E il coordinamento delle Regioni è “disponibile a raggiungere un accordo a tre Regioni – Trenitalia – Associazione Consumatori per introdurre le necessarie correzioni all’anomalo regime tariffario”. Quello che ha causato un aggravio di spesa per i pendolari fino a 300 euro l’anno. . La distorsione delle tariffe sovraregionali di trasporto ferroviario, causate dall’algoritmo proposto da Trenitalia e accettato dalle Regioni nel 2007, ieri è st...

I pendolari hanno diritto ad avere tariffe giuste. E il coordinamento delle Regioni è “disponibile a raggiungere un accordo a tre Regioni – Trenitalia – Associazione Consumatori per introdurre le necessarie correzioni all’anomalo regime tariffario”. Quello che ha causato un aggravio di spesa per i pendolari fino a 300 euro l’anno. . La distorsione delle tariffe sovraregionali di trasporto ferroviario, causate dall’algoritmo proposto da Trenitalia e accettato dalle Regioni nel 2007, ieri è stato al centro di un incontro fra le associazioni dei consumatori – rappresentate dal presidente Assoutenti Furio Truzzi, dal vicepresidente Federconsumatori Sergio Veroli, dal vicesegretario generale Movimento Consumatori Ovidio Marzaioli e da Luca Braggion della segretaria Adiconsum – e il Presidente Fulvio  Bonavitacola, il vice Presidente Gianni Berrino e gli altri assessori ai trasporti del coordinamento delle Regioni. Le 15 associazioni dei consumatori hanno fatto presente che la distorsione delle tariffe causata dall’algoritmo sbagliato applicato alle tratte sovraregionali ha comportato “un aggravio di spesa per i pendolari sino a 300 euro l’anno”. L’algoritmo di calcolo usato per calcolare le tariffe sovraregionali, che dunque interessano percorsi su più regioni, è distorto e fa sì che i pendolari paghino più del dovuto: anche fino al 33% in più. In pratica le tariffe sovraregionali applicate grazie all’algoritmo “fallace” risultano più alte fra il 13 e il 20% rispetto alla più alta tariffa regionale interessata, mentre il gap fra le attuali tariffe sovraregionali e quelle calcolate con un algoritmo corretto sfonda il 33%. I Consumatori hanno dunque chiesto “ un nuovo metodo di calcolo trasparente, giusto e equo che riallinei le tariffe con un risparmio di svariati milioni di euro per i pendolari interessati ai quali va anche riconosciuto un indennizzo per i maggiori esborsi sostenuti con le attuali e passate tariffe sbagliate”.  Il coordinamento delle regioni, fanno sapere le associazioni dei consumatori in una nota, ha “condiviso il legittimo diritto dei pendolari ad avere giuste tariffe ed ha precisato che il recupero  del pregresso richiesto dalle associazioni dei consumatori è prerogativa esclusiva dei soggetti interessati. Il coordinamento si è anche dichiarato disponibile a raggiungere un accordo a tre Regioni – Trenitalia – Associazioni Consumatori per introdurre le necessarie correzioni all’anomalo regime tariffario”. Le associazioni dei Consumatori dunque “esprimono soddisfazione per il percorso proposto e per l’assunzione di responsabilità del coordinamento delle regioni e si adopereranno negli interessi dei pendolari nel corso dei prossimi incontri previsti il 28 febbraio con Trenitalia e i primi di marzo nuovamente con il coordinamento delle regioni”. Associazioni e Comitati Pendolari continueranno le loro azioni affinchè, insieme al riallineamento delle tariffe, siano individuate le forme di risarcimento migliori per compensare i danni subiti dagli abbonati dal 2008 a oggi.