IDENTIFICATO E DENUNCIATO UN FALSO APPARTENENTE ALLA GUARDIA DI FINANZA, SPECIALIZZATO IN TRUFFE IN DANNO DI PERSONE ASCRIVIBILI ALLE C.D. “FASCE DEBOLI”

COMUNICATO STAMPA IDENTIFICATO E DENUNCIATO UN FALSO APPARTENENTE ALLA GUARDIA DI FINANZA, SPECIALIZZATO IN TRUFFE IN DANNO DI PERSONE ASCRIVIBILI ALLE C.D. “FASCE DEBOLI” Alla fine del mese di gennaio 2016, un cittadino italiano di 83 anni si rivolgeva al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brescia per denunciare l’episodio in cui era incorso. In particolare, il medesimo segnalava di essere stato avvicinato in Brescia da un sedicente finanziere, che mostrava una placca d...

COMUNICATO STAMPA IDENTIFICATO E DENUNCIATO UN FALSO APPARTENENTE ALLA GUARDIA DI FINANZA, SPECIALIZZATO IN TRUFFE IN DANNO DI PERSONE ASCRIVIBILI ALLE C.D. “FASCE DEBOLI” Alla fine del mese di gennaio 2016, un cittadino italiano di 83 anni si rivolgeva al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brescia per denunciare l’episodio in cui era incorso. In particolare, il medesimo segnalava di essere stato avvicinato in Brescia da un sedicente finanziere, che mostrava una placca dorata riportante la scritta “Guardia di Finanza”, il quale gli contestava un’asserita violazione al Codice della Strada, a fronte della quale avrebbe dovuto pagare, in contanti, un importo pari a euro 280,00. Nella circostanza l’anziana vittima, tratta in inganno, provvedeva a prelevare la somma di 300 euro da un vicino bancomat, al fine di estinguere tempestivamente l’addebito contestatogli (non rientrante, tra l’altro, nella limitata casistica di pagamento all’agente accertatore delle infrazioni al Codice della Strada). I preliminari approfondimenti investigativi compiuti nell’immediatezza dei fatti non consentivano di pervenire all’identificazione del falso finanziere. Pertanto, veniva interessata la Procura della Repubblica di Brescia per la commissione dei reati di truffa, usurpazione di funzioni pubbliche e possesso di segni distintivi contraffatti, ascrivibili a un soggetto al tempo ignoto. Successivamente, nel mese di marzo del corrente anno, un altro cittadino italiano sporgeva, presso gli uffici del Nucleo di Polizia Tributaria Brescia, una denuncia per fatti analoghi a quelli sopra descritti, avvenuti in Torbole Casaglia (BS), nei confronti di un sedicente appartenente al Corpo che esibiva un falso tesserino di riconoscimento per ottenere indebitamente un importo di 400 euro, sempre prelevato al bancomat, consegnato dalla vittima del raggiro dietro la “minaccia” di una non meglio precisata multa. Gli accertamenti repentinamente esperiti dai finanzieri del Gruppo Tutela Economia del Nucleo di polizia tributaria di Brescia, tenuto conto della ricorrenza degli eventi delittuosi, portavano prontamente alla compiuta identificazione dell’autore di entrambe le condotte illecite: F.M., soggetto italiano di 49 anni, residente nella provincia di Cremona. Quest’ultimo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Brescia, che disponeva perquisizioni locali a suo carico. L’attività delegata ha consentito di rinvenire, all’interno dell’automobile dell’indagato, la placca contraffatta, riportante i segni distintivi del Corpo, nonché il falso tesserino di riconoscimento, con i quali il truffatore aveva compiuto gli episodi illeciti sopra illustrati. Nei giorni scorsi si sono concluse le indagini preliminari, con la formale contestazione del reato di truffa aggravata e di possesso di segni distintivi contraffatti. Brescia, 20 maggio 2016