CTRS LA NUOVA BRUNELLA: UN CENTRO A FAVORE DI 30 BAMBINI CON AUTISMO

CTRS LA NUOVA BRUNELLA: UN CENTRO A FAVORE DI 30 BAMBINI CON AUTISMO
 
Operativo da questa mattina, il nuovo Centro a La Nuova Brunella potrà seguire fino a 30 bambini con disturbi dello spettro autistico. Una struttura riabilitativa semiresidenziale, accreditata con il Servizio Sanitario Regionale, per dare risposta ai crescenti bisogni delle famiglie del territorio.
Varese, 1° settembre 2016 – Una nuova risorsa pe...

CTRS LA NUOVA BRUNELLA: UN CENTRO A FAVORE DI 30 BAMBINI CON AUTISMO   Operativo da questa mattina, il nuovo Centro a La Nuova Brunella potrà seguire fino a 30 bambini con disturbi dello spettro autistico. Una struttura riabilitativa semiresidenziale, accreditata con il Servizio Sanitario Regionale, per dare risposta ai crescenti bisogni delle famiglie del territorio. Varese, 1° settembre 2016 – Una nuova risorsa per i bambini con autismo e le loro famiglie. Apre oggi i battenti a Varese il Centro Terapeutico Riabilitativo Semiresidenziale di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza a La Nuova Brunella creato da Fondazione Renato Piatti onlus. La nuova struttura è specificatamente focalizzata sui “percorsi abilitativi” a favore di bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Il centro è denominato appunto CTRS La Nuova Brunella (Centro Terapeutico Riabilitativo Semiresidenziale) e si trova al livello 1 de LA NUOVA BRUNELLA – Centro multiservizi per le Disabilità e la Famiglia in via Crispi, 4 a Varese - stabile che ha conosciuto importanti lavori di ristrutturazione e che è stato inaugurato ufficialmente lo scorso 25 settembre 2015. Il CTRS Nuova Brunella è composto da ambienti completamente riqualificati, moderni e luminosi con stanze riservate alle attività cliniche, riabilitative e organizzative che richiamano, però, sempre un’idea di casa e famiglia. Un luogo sicuro e confortante. In questa prima fase di start-up, gli inserimenti dei piccoli ospiti avverranno in modo graduale. Inizialmente il centro accoglie 19 bambini, 7 dei quali provenienti dal Centro Riabilitativo di Besozzo (VA) di Fondazione Piatti. Le attività sono avviate per gruppi, suddivisi per due fasce di età. Il gruppo dei piccoli (2-5 anni) frequenta il centro al mattino, il gruppo dei medi (6-11 anni) al pomeriggio. Successivamente, si prevede di estendere le attività anche a un terzo gruppo, di 4 bambini più grandi (11-14 anni), tutti provenienti dal Centro Riabilitativo di Besozzo. Per quest’anno di avviamento l’equipe del centro è composta da 3 educatori professionali, 1 logopedista, 1 psicomotricista, 1 neuropsichiatra e 1 responsabile del centro. L’entrata a pieno regime del CTRS La Nuova Brunella è prevista per settembre 2019, al termine della fase di start-up articolata in tre annualità. Quando il Centro opererà a regime, saranno 30 i minori seguiti.   Il centro è accreditato, come gli altri servizi già gestiti da Fondazione Renato Piatti onlus, e opera a contratto con il servizio sanitario pubblico, così che le famiglie non debbano farsi carico delle prestazioni essenziali. Oltre a queste, poi, Fondazione Piatti si impegna quotidianamente per garantire anche un plus di offerta (che va oltre i servizi standard riconosciuti dall’ente pubblico), che intende finanziare il più possibile con risorse proprie, derivanti soprattutto da progetti di raccolta fondi.   «Fondazione Piatti si è posta l’obiettivo di sviluppare nuovi servizi di riabilitazione per minori in ambito sanitario, specificatamente dedicati all’autismo, affinché sempre più bambini possano accedere a programmi di intervento personalizzati. – Afferma Cesarina Del Vecchio, Presidente di Fondazione Renato Piatti onlus - Intervenire oggi , il prima possibile , per un domani migliore: una scelta che fa proprie le indicazioni scientifiche secondo le quali gli interventi precoci sono maggiormente capaci di determinare miglioramenti. Per questa tipologia di servizi, - continua la Presidente - le richieste pervenute a Fondazione Piatti sono in progressivo aumento con una lista di attesa che conta già 20 bambini. Tanti “piccoli prìncipi” che aspettano segnali, contatti, messaggi che li possano collegare al mondo, attenuando quella condizione di “lontananza” in cui spesso si trovano a vivere».