Futuro incerto alla Smart di Cassano Magnago
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- 07 novembre 2017 Area Malpensa
Futuro incerto alla Smart di Cassano Magnago.La rappresentanza sindacale di base della Smart di Cassano Magnano denuncia preoccupata la triste situazione che vede loro malgrado protagonisti i lavoratori dell’azienda stessa che dopo un passaggio di quote tra i soci e l’introduzione di un nuovo modello di governance della società, vedono il loro futuro molto incerto. Di cosa si occupa Smart?
"Smart nasce nel 1998 come Centro Assistenza MOTOROLA p...
Futuro incerto alla Smart di Cassano Magnago.La rappresentanza sindacale di base della Smart di Cassano Magnano denuncia preoccupata la triste situazione che vede loro malgrado protagonisti i lavoratori dell’azienda stessa che dopo un passaggio di quote tra i soci e l’introduzione di un nuovo modello di governance della società, vedono il loro futuro molto incerto. Di cosa si occupa Smart?
"Smart nasce nel 1998 come Centro Assistenza
MOTOROLA per la provincia di Varese e per il nord ovest d’Italia. Sin da subito sviluppa un’importante competenza nei settori dell’
Elettronica e delle
Telecomunicazioni che la rende protagonista di una rapida crescita in termini di volumi e di Clienti. Numerosi investimenti in infrastrutture affiancati ad una mirata strategia di diversificazione aziendale portano l’Azienda ad essere oggi uno dei principali player del panorama italiano nei servizi di Assistenza tecnica e nei processi a supporto del Post Vendita. Smart offre una Soluzione Multiservizio, che affianca all’attività di
Riparazione e
Rigenerazione, un
Call Center tecnico, un servizio di
Logistica e una rete di
Centri di Raccolta distribuiti su tutto il territorio nazionale. Con la sua Sede Principale di circa 3000 metri quadri a Cassano Magnago in provincia di Varese, oggi Smart è Service Partner autorizzato per i principali Produttori di Telefonia nonché Operatori di Telefonia Mobile Nazionale." Dalla piena occupazione che portava anche a fare degli straordinari giornalieri, oggi i 140 dipendenti della Smart si trovano ad aspettare ancora lo stipendio di settembre. Secondo i sindacati di categoria dopo vari incontri con l’azienda non ci sono idee tangibili e l’aver perso importanti commesse non dà prospettive di nuova produttività a brave. Il problema infatti non è lo stipendio di settembre e ottobre che manca all’appello ma che non ci sono risposte concrete da parte della proprietà che non ha ancora pianificato un cronoprogramma per uscire da questa situazione che rischia di diventare sempre più nebulosa e a rischio per 140 famiglie che sono pronte a difendere con ogni mezzo il loro impiego e sostentamento, anche organizzando un presidio permanente.