LA CREMAZIONE, ORIGINI E MODALITA’ (da Canegrate a Golasecca)
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- 31 ottobre 2017
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LA, ORIGINI E MODALITA'.E’ un argomento triste ma tutto cio’ che ha inizio ha una fine, chiaramente sperando il piu’ tardi possibile per tutti quanti. Fatta la dovuta premessa serve pure precisare che la cremazione non riduce il corpo in cenere, ma in frammenti ossei che successivamente vengono sminuzzati per ridurli in cenere. La pratica e’ antica e praticata in tante culture per esempio in India, in cui la cremazione segnava il passaggio dalla vita alla morte, purificando i...
LA, ORIGINI E MODALITA'.E’ un argomento triste ma tutto cio’ che ha inizio ha una fine, chiaramente sperando il piu’ tardi possibile per tutti quanti. Fatta la dovuta premessa serve pure precisare che la cremazione non riduce il corpo in cenere, ma in frammenti ossei che successivamente vengono sminuzzati per ridurli in cenere. La pratica e’ antica e praticata in tante culture per esempio in India, in cui la cremazione segnava il passaggio dalla vita alla morte, purificando il defunto e impedendone il ritorno tra i vivi. Il caso più antico risale a 20.000 anni fa in
Australia nel lago Mungo. Nei secoli trascorsi le pratiche erano diverse, gli egizi erano contrari pensando che impedisse la trasmigrazione dell’anima, i babilonesi imbalsamavano i defunti, i fenici erano per la sepoltura e la cremazione, mentre dell’India abbiamo già detto. In Europa si praticava anche nell’età del bronzo, circa 2000 anni prima di Cristo. In Grecia si utilizzò pure citata da
Omero nell’Iliade: « Del Pelíde al comando obbedïenti/Con larghi sprazzi di vermiglio bacco/Di tutto il rogo ei spensero alla prima/Le vive brage, e giù cadde profonda La cenere. Adunâr quindi piangendo/Del mansueto eroe le candid’ossa;/Le composer nell’urna avvolte in doppio Adipe, e dentro il padiglion deposte, Di sottil lino le coprîr. » (Omero, Iliade, Libro XXIII) In Italia si usava sia a Roma che al Nord, nel milanese a
Canegrate
( “La cultura di Canegrate è stata una civiltà protostorica che si è sviluppata in pianura padana sui territori della Lombardia occidentale, del Piemonte orientale e del canton Ticinondall'età del bronzo recente (XIII secolo a.C.) all'età del ferro. Prende il nome dalla località di Canegrate, in provincia di Milano, dove, nel 1926, Guido Sutermeister effettuò i primi ritrovamenti. Le testimonianze materiali trovate a Canegrate erano costituite da una necropoli formata da 165 tombe, all'interno delle quali erano presenti oggetti metallici e ceramici. Il ritrovamento di Canegrate è costituito da una così elevata concentrazione di sepolture, che ha pochi eguali nell'Italia settentrionale”), fondendosi poi con la
cultura di Golasecca Ebbe un certo sviluppo per debellare la peste: durante l'epidemia di peste nera del 1656, i corpi di 60.000 vittime furono bruciati a Napoli in una sola settimana. Venendo ai nostri giorni, Il primo forno crematorio moderno funzionava a gas illuminante e fu installato nel Cimitero Monumentale di Milano, in un appositamente costruito Tempio Crematorio (oggi ancora esistente ma non più funzionante). Questo forno venne progettato e costruito nell'ambito della
Massoneria, e col parere contrario della Chiesa cattolica, dai professori Giovanni Polli e Celeste Clericetti. Gorini trovo’ un modo più moderno ed efficiente, di fare bruciare i corpi (funzionava con fascine di pioppo sul principio della fiamma indiretta). Il
forno Gorini
fu installato nel nuovo Crematorio di Londra e quindi a Bombay e fu adottato perfino in Giappone. I forni crematori restano nella memoria per gli stermini degli ebrei e quindi ancora oggi questa pratica viene osteggiata dai medesimi per ovvie ragioni, ma anche perche’ contraria al giudaismo ortodosso che in ragione dell'
Halakha, pensa che la pratica impedisca la serenità dell’anima. La Chiesa si e’ sempre espressa non proprio in modo favorevole, il Codice di Diritto Canonico sostiene nel canone 1176 :«la Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia consuetudine di seppellire i corpi dei defunti; e non proibisce la cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana», mentre di recente la posizione si e’ ammorbidita a condizione che le ceneri, devono essere conservate nei cimiteri e non dispersi in mare o altrove. la Legge n. 130 ha dato la possibilità di disperdere le ceneri nel luogo ritenuto opportuno dai famigliari, in spazi aperti o privati oppure in casa nell’urna, riportando il nome del defunto. Le ceneri di solito arrivano a pesare circa 2,4 kg., un po' di più gli uomini rispetto alle donne. Cosa prevede la legge? La legge ha individuato tre modalità per ottenere la cremazione: 1. Affidare le proprie volontà al congiunto più prossimo che, al momento del decesso, chiede l'autorizzazione per la cremazione al Sindaco del Comune dove è avvenuto il decesso. Se vi sono più congiunti di pari grado (es. figli) questi devono essere tutti d'accordo. 2. Lasciare indicazioni precise nelle disposizioni testamentarie; 3. Iscriversi a una società per la cremazione che curerà l'esecuzione delle volontà dell'iscritto e la farà valere anche in caso di familiari dissenzienti. Le Società per la Cremazione (SOCREM) provvedono all'espletamento di tutta la parte burocratica ed assistono i congiunti. Redazione Varese Press Bibliografia per gli interessati ad approfondire: • Michele Aramini, 1500 grammi di cenere: cremazione e fede cristiana. Milano, Ancora, 2006. ISBN 978-88-514-0390-4. • Cesare Capone, Uomini in cenere: cremazione dalla preistoria a oggi. Roma, Editori riuniti, 2004. ISBN 88-359-5537-8. • Marcella Filippa. La morte contesa: cremazione e riti funebri nell'Italia fascista. Torino, Paravia scriptorium, 2001. ISBN 88-395-6247-8. • Marie-Abdon Santaner, Polvere o cenere? Sepoltura e cremazione. Padova, Messaggero, 2000. ISBN 88-250-0729-9. • Angelo Colombo, La cremazione. Milano, Giuseppe Palma Editore-Tip. Riformatorio Patronato, 1893. • Rodolfo Fini, La cremazione servizio di stato nel mondo di domani: conferenza tenuta in Firenze all'Università popolare il 15 ottobre 1964, Firenze, Societa per la cremazione, 1964. • Anna Maria Bietti Sestieri, L'Italia nell'età del bronzo e del ferro : dalle palafitte a Romolo (2200-700 a.C.). with CD-ROM. Rome: Carocci. 2010. ISBN 9788843052073. • Societa di cremazione , La cremazione, Torino, Tip. E. Schioppo, 1914. • Societa di Alessandria per la cremazione "Gaetano Pini", Alessandria, Tipo-lit. G. M. Piccone, 1887. • Gaetano Pini, La cremazione dei morti: ricordi e notizie, Milano, Giuseppe Civelli, 1880. • Ettore Camaschella, La società novarese di cremazione a un secolo dalla sua nascita, Novara, Tip. La cupola, 1977. • Arturo Colletti, La cremazione, Genova, Tip. del Serafino d'Assisi, 1905. • Felice Porretta: da , La cremazione: conferenza tenuta al circolo B. Carlo Spinola e ripetuta nella basilica di S. Siro la sera del di 13 aprile 1905, Genova, Tip. della gioventu, 1905. • Cesare Musatti , Cremazione e medicina forense: lettura tenuta all'ateneo veneto il 20 luglio 1876, Padova, Tip. P. Prosperini, 1876. • Marina Sozzi, Luoghi e non-luoghi dei morti: la cremazione in Occidente in eta moderna e contemporanea, [s.l.], [s.e.], 2004. • Maria Vittoria Panico, La cremazione a Torino dal 1880 al 1915, Tesi di laurea, rel. Giovanni De Luna, Torino, Università degli studi, 1996/97 • Gianluca D'Elia, Storia della cremazione a Perugia. 1884-2005, Perugia, Futura, 2005 in "Quaderni storici del Comune di Perugia".